Un 46enne marocchino è stato arrestato per violenza sulla compagna
Ai carabinieri arrivati a casa è stata la figlia 13enne a raccontare le continue agressioni del padre sulla madre
Forse l’incubo è finalmente finito, stanotte per la donna di via Canova che da più di dieci anni veniva maltrattata dal compagno. Ed è finito anche per la figlia, 13 anni appena, costretta a vedere queste scene, continuamente. In un’età che si dovrebbe solo pensare ad andare a scuola, fare sport, essere sereni, le prime cottarelle. Non vedere la mamma maltrattata ogni giorno, questo no, non si dovrebbe vedere mai. E non c’è incubo più grande di quando l’orco te lo trovi in casa, di quando la violenza ti viene instillata ogni giorno nella quotidianità, fino a fartela sembrare la normalità. Ma stanotte, i Carabinieri sono intervenuti per salvarle. Lo hanno messo in carcere. Un equipaggio del Nucleo Radiomobile, verso le 00,45 è arrivato a casa, in seguito a una telefonata che avvertiva del pesante litigio che si stava consumando.
Appena giunti, l’attenzione veniva richiamata da una bambina che, affacciata al balcone della propria abitazione, sollecitava l’intervento in quanto la madre era a terra dolorante all’interno dell’appartamento – racconta l’Arma – Dopo aver incontrato un uomo in stato di forte agitazione seduto su un gradino della scalinata, identificato in un 46enne del Marocco regolare sul territorio nazionale, gli operanti entravano all’interno dell’appartamento dove scorgevano a terra la compagna dell’uomo, una donna di nazionalità polacca, con lui convivente dal 2003.
È stata la piccola a descrivere ai militari le continue aggressioni del padre sulla madre, i continui litigi. Finché non ne ha potuto proprio più, si è messa nel mezzo, voleva fermare quel padre. Ma la povera ragazzina non ce l’ha fatta a fermare quel babbo, per l’ennesima volta, infuriato. Ha visto la mamma scaraventata a testa, ferita. Tanto da dover far intervenire il 118 che le ha portate al Pronto soccorso di Torregalli. Per la mamma un trauma cranico e un trauma contusivo al braccio sinistro, per la ragazzina un dolore che nessuna fasciatura può guarire: le è stato riscontrato un perdurante stato d’ansia.
Non era la prima denuncia sporta dalla donna nei confronti del convivente per il comportamento violento dell’uomo: l’uomo veniva denunciato infatti già dal 2008. Ma adesso è finita: è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della compagna e portato a Sollicciano.