Terremoti d’Italia alle Cascine, la mostra a cento anni dal sisma del 1919
Abbiamo visitato la mostra accompagnati da due studenti che ci hanno spiegato le frontiere dell'ingegneria sismica per rendere sicure le nostre case, facendo il punto anche sulle caratteristiche del nostro quartiere
Giovedì è stata inaugurata alle Cascine, lato piazzale Vittorio Veneto (vicino Ponte alla Vittoria) a Firenze, la mostra Terremoti d’Italia. Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato la consigliera della Città metropolitana Letizia Perini e il responsabile della Protezione civile Leonardo Ermini. La mostra rimane aperta fino al 3 novembre tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Terremoti d’italia è un’iniziativa itinerante realizzata dal Dipartimento della Protezione civile e promossa dalla Città metropolitana di Firenze, in collaborazione con lo stesso Dipartimento, e con la partecipazione di Comune di Firenze e Regione Toscana nell’anno in cui ricorrono i cento anni del terremoto di Vicchio del 19 giugno 1919 e in occasione della prima settimana nazionale della Protezione Civile.
Siamo stati a visitare la mostra, accompagnati dagli studenti di Ingegneria dell’Università di Firenze che hanno illustrato cosa si sia fatto in Mugello dopo il terremoto per ricostruire. La tragedia di un secolo fa serve da spunto per riflettere sulla sicurezza e sulle nuove frontiere dell’ingegneria sismica. I giovani laureandi hanno spiegato con passione come in fase costruttiva possa essere offerta un’ampio margine di sicurezza con l’utilizzo degli isolatori o di altri soluzioni tecnologiche, diverse per tipologia costruttiva e di terreno. Sotto nostra richiesta, hanno fatto anche il punto sul nostro quartiere e sulle possibilità di intervento anche per le case più vecchie.
«Terremoti d’Italia punta a stimolare i cittadini, in particolare i più giovani, a un ruolo attivo nel campo della prevenzione. Il percorso espositivo, realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, si articola in più aree – spiegano dalla Città Metropolitana – si parte dalla conoscenza del fenomeno fisico, e dagli strumenti utilizzati per misurarne la forza, per passare poi alla storia e alla pericolosità sismica del nostro Paese, per affrontare i temi della vulnerabilità delle città e delle costruzioni, degli accorgimenti per rendere più sicura la propria abitazione, dei comportamenti da adottare prima, durante e dopo situazioni di rischio, arrivando poi ai due spettacolari simulatori sismici, appositamente progettati per riprodurre il movimento sismico».
«Centrale infatti l’esperienza diretta: attraverso la stanza sismica e la città sismica i visitatori, guidati in tutto il percorso espositivo dai volontari dell’associazione Lares Italia, potranno vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto, osservandone direttamente e da vicino gli effetti. In occasione della tappa fiorentina, la sezione della mostra dedicata alla misurazione del fenomeno è stata arricchita da due preziosi sismografi storici: il Galli-Brassart del 1885 e l’Agamennone del 1899, per gentile concessione del Museo dei Mezzi di Comunicazione (Mumec) di Arezzo».
L’ingresso è gratuito. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 055414110 dalle 9 alle 13 o inviare una mail all’indirizzo protezionecivile@cittametropolitana.fi.it