La prima Stagione lirica del Teatro Aurora di Scandicci chiude con una delle rappresentazioni più amate di tutti i tempi: Franz Moser e la sua Compagnia d’Opera Italiana di Firenze (Coif) portano in scena “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. Maestra concertatrice Claudia Gori con l’Ensemble “il Contrappunto” di Damiano Tognetti, regia e scene di Franz Moser, costumi di Sara Bianchi, luci di Max Medero e il coro della Compagnia d’Opera Italiana Firenze. I solisti, sostenuti dal coro, saranno Antonella Biondo (Adina), Francesco Tuppo (Nemorino), Ricardo Crampton (Belcore), Alberto Bianchi Lanzoni (Dulcamara) e Veronica Senserini (Giannetta). Prima dello spettacolo si terrà anche una spiegazione introduttiva del professor Cesare Orselli
L’elisir d’amore fu scritto dal celebre compositore bergamasco in appena due settimane, ovvero il poco tempo che gli fu messo a disposizione dalla committenza prima di rappresentarlo al teatro della Cannobiana di Milano il 12 maggio 1832. Eppure è una delle opere comiche più riuscite del XIX Secolo, che raccolse fin da subito le ovazioni del pubblico, tanto che andò in scena per trentadue repliche consecutive. Colpì l’incredibile varietà di melodie, perfettamente empatizzanti con lo stato d’animo dei personaggi. Alcune sue parti sono ormai patrimonio popolare collettivo: “Una furtiva lagrima” è il brano certamente più noto. Il successo della composizione durò per tutta la vita dell’autore e perdura ancora oggi a oltre 170 anni dalla sua morte. Così, l’opera che forse fu scritta in minor tempo da Donizetti, diventò per gioco del destino quella che forse lo ha reso più noto nel mondo.
Una storia d’amore che denuncia in maniera comica le barriere sociali imposte nell’amore, dove il protagonista è un romantico e ingenuo contadino, Neomorino, che si innamora della bella e viziata proprietaria dei campi che egli lavora a giornata, Adina. Adina sta leggendo il romanzo di Tristano e Isotta, vicino ai faticanti che sono in pausa sulle ore calde della giornata: nella noiosa calura, chiedono di leggere a voce alta e Adina cita la parte in cui Tristano beve, appunto, un elisr d’amore per fare sua Isotta. Arriva un ufficiale che chiede la mano di Adina, e disperato, Neomorino cerca un elisir d’amore come quello appena citato dalla sua amata: incontra così un medico ciarlatano, Dulcamara, che gli vende a caro prezzo una semplice bottiglia di vino Bordeaux… Tra colpi di scena, caricature, guerra, disperazioni e speranze, tribolazioni d’amore, comicità senza tempo, situazioni paradossali, si arriva a un lieto e incredibile finale.
«Abbiamo trascorso un periodo difficile, ma la risposta del pubblico a Scandicci e l’appoggio dell’amministrazione ci rende felici di aver cominciato quest’avventura nel momento più buio per tutti, innanzitutto per gli artisti, i cantanti e i musicisti – afferma Moser – Stiamo cercando sponsor per la prossima stagione che comincerà in ottobre con titoli come Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Il Barbiere di Siviglia e altri; ma abbiamo anche un progetto per bambini e alunni delle scuole pronto a essere realizzato, perché se non si riparte dall’educazione, l’opera morirà. Lasceremo prezzi bassi e accessibili, perché l’arte lirica è e deve essere per tutti e per tutte le generazioni».
Lo spettacolo dura 2 ore e 20 minuti circa compreso un intervallo; per comprendere il libretto e la storia, l’evento sarà anticipato alle ore 19 da una coinvolgente introduzione del professor Cesare Orselli e, come sempre, prima di ogni di ogni atto ci sarà una breve spiegazione del regista Franz Moser.
Prevendita biglietti (regolare € 25,00, studenti € 20,00, bambini gratis) www.musictick.com o al Bar del Teatro Aurora Scandicci, via San Bartolo in Tuto 1. Per informazioni: telefono 340 811 9192 e coifopera@gmail.com