Ad aprile, su segnalazione dei lettori, avevamo denunciato la presenza di un cespuglio a ridosso del casottino nel parco dell’Argingrosso che costituiva una sorta di grotta, utilizzata come nascondiglio dai tossicodipendenti. In un sopralluogo avevamo verificato noi stessi che qui andavano a drogarsi.
Qualche giorno fa, abbiamo constato che è stato potato in modo da non poter costituire più un rifugio per spaccio e consumo di stupefacenti.
«Una piccola cosa fatta – commenta il presidente di Quartiere Mirko Dormentoni – resta la richiesta di presidio alle forze dell’ordine, ma anche ai cittadini perché la sicurezza si fa prima di tutto vivendo il nostro bellissimo Parco».
Ed è proprio sul rendere più conosciuto e frequentato il parco che punta da parte sua il Quartiere per contrastare i giri di droga che sono stati spesso segnalati dai cittadini nel parco dell’Argingrosso. Dal consiglio di Villa Vogel, non potendo agire direttamente sulla tutela dell’ordine pubblico, si cerca di promuovere il parco con manifestazioni e passeggiate per far riscoprire questo pezzo di “Cascine d’Oltrarno” e renderlo vissuto dai cittadini, strappandolo così alle attività illecite. L’ultima in ordine di tempo è stata pochi giorni fa, l’ormai consolidata Argingrosso di tutto di più in collaborazione con le associazioni del territorio.
Della questione del “cespuglio del buco” si era occupato a primavera anche il consigliere di Quartiere 4 David Bisconti (Lega), che aveva presentato una mozione poi ritirata perché la siepe era già stata tagliata prima che l’atto arrivasse in votazione in Commissione. Ma ancora resta da fare da parte del quartiere, riferisce il consigliere d’opposizione: «La mozione era già risolta prima dell’arrivo in Commissione, perciò è stata ritirata. In Commissione ci siamo tuttavia confrontati sul problema della droga e della criminalità nel Quartiere, ed è emersa la necessità di intervenire e aumentare i finanziamenti su disagi giovanili e sicurezza, esigenza che ha riconosciuto la stessa maggioranza»