Sospensione servizio di Guardia medica notturna, la querelle arriva al Quartiere
Armentano in Palazzo Vecchio: "ha un senso valutare di riorganizzare la guardia medica per un periodo limitato all’emergenza in fascia notturna, a patto che, seppur in altre modalità, continui a esserci una risposta"; Bisconti a Villa Vogel: "assoluta contrarietà alla misura, rischio impropri accessi negli ospedali"
È querelle sul servizio di Guardia medica durante la pandemia. A far scattare l’allarme l’ordinanza regionale 107 che impone “di prevedere che, anche in considerazione dell’esigenza di tutelare i medici di Continuità Assistenziale in corso di pandemia, gli stessi continueranno a garantire l’attività di tipo istituzionale, per il periodo dell’emergenza, fino alle ore 24. La continuità assistenziale sarà garantita dopo le ore 24 da centrali telefoniche, programmate sul modello Hub-Spoke, che saranno attive fino alle ore 8 del mattino. I medici di Continuità Assistenziale in servizio presso le centrali rispondono alle richieste di consulto telefonico dei cittadini sul territorio aziendale. Le ore di servizio che si renderanno così disponibili saranno utilizzate in orario diurno per contribuire alla sorveglianza sanitaria, nonché alla attività ambulatoriale sui pazienti con sintomi simil-influenzali o ospitati in albergo sanitari”
Il centrosinstra, da una parte con capogruppo Pd in Palazzo Vecchio Nicola Armentano ha sottolineato come l’ipotesi rimodulazione servizio notturno voluto dalla Regione Toscana per liberare risorse nell’emergenza Covid-19 adesso sia al vaglio delle aziende sanitarie, ma ad ora il servizio h24 sia ancora garantito:
“È importante ora, alla luce dell’emergenza pandemica, convogliare le professionalità dov’è maggiormente necessario: per questo è condivisibile l’idea contenuta nell’ordinanza regionale 107 di sospendere la guardia medica dalle 24 alle 8 e garantirla con servizi altrettanto funzionali ai bisogni di salute della cittadinanza, per quanto riguarda la città di Firenze. Qualunque sia la rimodulazione resta il principio di non far venir meno un diritto di salute e garantire continuità assistenziale h 24. Priorità è infatti quella di dare garanzia di risposta a ogni bisogno, con le modalità che verranno ritenute più opportune dalle aziende sanitarie, fondamentale quindi mettere in piedi un servizio sostitutivo che possa andare a compensare la rimodulazione del servizio nella fascia notturna”.
“Attualmente il servizio di guardia medica notturna è ancora in atto. – precisa Armentano – Siamo tutti ben consapevoli che la gestione della pandemia impone delle scelte organizzative probabilmente inedite e che è urgente ora mettere a disposizione professionalità per fronteggiare questa situazione. In questa logica ha un senso valutare di riorganizzare la guardia medica per un periodo limitato all’emergenza in fascia notturna, a patto che, seppur in altre modalità, continui a esserci una risposta e i cittadini non risultino privi di un servizio di salute pubblica”
La risposta, o per meglio dire la domanda, al Quartiere 4 tuttavia arriva dal centrodestra, dove il consigliere forzista Davide Bisconti nutre dubbi sull’efficacia del provvedimento e pone a Villa Vogel un interrogazione (sulla scia dell’atto già presentato a livello nazionale dal partito per mano dei deputati Stefano Mugnai ed Elisabetta Ripiani) che solleva lo spettro di un ingolfamento del sistema ospedaliero e sulla garanzia del diritto alla salute:
“Considerato che tale misura produrrà impropri accessi nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e del pronto soccorso; che si corre il rischio che tale misura indicata quale sperimentazione limitata al periodo pandemico possa essere definitivamente adottata anche dopo la cessazione dell’emergenza sanitaria in corso; che come tutto ciò produca un grave vulnus dell’assistenza domiciliare notturna che coinvolgerà e penalizzerà tutti i cittadini realizzando un completo stravolgimento dell’orario lavorativo oltre a lasciare i cittadini di interi territori senza la consueta risposta assistenziale della Guardia Medica; interrogo il presidente del Consiglio per conoscere quale sia la posizione in merito da parte dell’amministrazione comunale e se la misura sia già entrata in vigore anche presso il nostro territorio producendo una sensibile riduzione dell’orario di apertura del servizio di guardia medica finora garantito, e come mai tale riduzione di orario non sia stata comunicata ai cittadini se non si ritenga opportuno e necessario rimarcare a Regione Toscana l’assoluta contrarietà alla misura adottata, attuata, peraltro, senza alcuna preventiva concertazione con i territori, richiedendo altresì il tempestivo ripristino del servizio anche durante l’orario notturno dalle 24 alle 8″.