ARPAT esegue delle analisi per capire se c’è una correlazione tra la moria di pesci e l’incendio alla SILO Spa.
Forza Italia scrive alla Procura: “Intervenire quanto prima per bonificare l’area”. Interrogazione di Sinistra Progetto Comune: “Moria di pesci e di uccelli sono correlate?”.
L’incendio alla SILO Spa continua a destare preoccupazione negli abitanti della zona e non solo. Dopo la moria di pesci nella Greve, dopo i vari uccelli trovati morti, nonostante sia passato molto tempo, l’odore acre e irritante non dà tregua. Mentre le opposizioni si mobilitano per chiarire l’entità delle ricadute ambientali, ARPAT dirama un nuovo comunicato.
L’ultimo aggiornamento di ARPAT
“Ai fini della valutazione delle conseguenze sul Torrente Greve dell’incendio dello scorso 11 agosto 2020 e in attesa degli esiti dei primi accertamenti analitici sui campioni precedentemente prelevati, ARPAT ha eseguito il 17 agosto un nuovo accertamento (questo il precedente) volto a:
- verificare le condizioni del Torrente Greve;
- misurare il valore di pH e ossigeno disciolto, estremamente critici in corrispondenza della moria di pesci;
- prelevare un campione per la determinazione del saggio di tossicità sulle acque nella pescaia interessata dalla moria.
È stato riscontrato che:
- erano ancora presenti residui della striscia oleosa riscontrata in precedenza, con risalita anche a monte del punto di confluenza del Fosso degli Ortolani;
- la temperatura registrata era di 28,8°C, coerente con quanto atteso per il periodo;
- il pH era risalito a 7,90, valore tipico dei corsi d’acqua superficiale;
- l’ossigeno disciolto era di 14,37 mg/l, in condizione di sovrasaturazione;
- l’acqua presentava materiale verde disperso, tipico di presenza algale in eccesso;
- nella zona era ancora percettibile un forte odore riconducibile ai materiali combusti e/o dilavati.
Si assiste quindi ad una progressiva normalizzazione del corpo idrico, in cui comunque si riscontra una rilevante crescita algale. Il risultato del test fornirà elementi per valutare l’eventuale presenza di sostanze che singolarmente o in combinazione possono essere tossiche per le specie acquatiche.
Si ricorda a riguardo la necessità di provvedere quanto prima al completamento delle operazioni di pulizia del fosso e dei terreni (come già previsto dall’Ordinanza sindacale 289 del 17 agosto 2020), nonché allo smaltimento delle acque di spegnimento rimaste nelle vasche di accumulo della ditta. Tali operazioni, unitamente alla rimozione dei rifiuti derivanti dall’incendio, una volta terminati gli accertamenti sulle cause, porteranno alla risoluzione anche delle problematiche odorigene.
Forza Italia chiama in causa la Procura
Dopo l’interrogazione a firma di Alessandro Draghi, Capogruppo di Fratelli d’Italia, anche le altre forze di opposizione si attivano. Oggi Forza Italia Firenze ha scritto alla Procura della Repubblica per accelerare il processo di bonifica. “Forza Italia Firenze vuole vederci chiaro sull’incendio avvenuto alla SILO Spa che sta producendo preoccupanti ricadute sulla collettività e sull’ambiente” spiegano gli Azzurri. “Moria di uccelli e pesci, materiale oleoso lungo la Greve, un persistente odore di bruciato che irrita occhi e gola: i danni prodotti dall’incendio sono preoccupanti e ci impongono di agire. Proprio per questo bisogna intervenire quanto prima”.
In data 22 agosto Forza Italia, per bocca di Jacopo Cellai, Sabrina Orlandi, entrambi candidati alle Regionali, e di Davide Bisconti e Marco Batocchi, rispettivamente Capogruppo al Q4 e Responsabile Q4, dirama una nuova nota: “Le ricadute ambientali dell’incendio alla SILO Spa sono oltremodo preoccupanti. Da ARPAT infatti è arrivata conferma della contaminazione del Fosso degli Ortolani e di conseguenza della Greve. A ciò va ricondotta la moria di pesci che si è registrata nei giorni successivi all’incendio mentre resta da capire se anche la moria di uccelli è correlata. (…) Proprio al sindaco ci siamo rivolti, al momento senza esito, per avere la massima delucidazione sui tempi di bonifica. Il Comune deve inoltre spiegarci, viste le ripetute richieste negli anni da parte dei cittadini del posto e non solo, come mai non si è impegnato per limitare le ricadute sul quartiere dell’azienda. Al di là dei danni seri prodotti in una circostanza tanto eccezionale, siamo certi che i cattivi odori peggiorino la qualità della vita”.
Interrogazione di Sinistra Progetto Comune
Anche Sinistra Progetto Comune pretende chiarezza. “La situazione intorno allo stabilimento SILO incendiato – spiegano Antonella Bundu e Dimitri Palagi – è in rapida evoluzione e presenta ancora diversi elementi di criticità, come emerso dai tre sopralluoghi svolti nel luogo dell’incendio lungo i corsi d’acqua interessati nei giorni 12, 13 e 14 agosto 2020″. Nell’interrogazione depositata i consiglieri di SPC vogliono chiarire:
- Come si stia sviluppando l’azione del Comune di Firenze, della Protezione Civile, di ARPAT e di Silo SpA, per far fronte alla situazione sopra descritta.
- Se si possa escludere che la moria di volatili sia da associare alle stesse cause di quella che ha colpito i pesci della Greve e dell’Arno.
- Se si possano escludere rischi per la potabilità dell’acqua, come pare avrebbe affermato Publiacqua nelle prime ore successive all’incidente.
- Se si possano escludere rischi per la salute delle persone e per la commestibilità delle produzioni agricole locali.
- Quanto materiale incombusto si prevede di coprire, perché non interessato dalle prime operazioni di pulizia. Per quando si prevede una completa pulizia dal materiale incombusto.
- Come si pensa di informare puntualmente la cittadinanza e i gruppi consiliari (del Comune, del Quartiere 4 e del Quartiere 5) rispetto alla vicenda oggetto della presente interrogazione, comprese le cause che hanno generato l’incendio e sulle eventuali conseguenze o meno per la salute delle persone.