I semafori pedonali lungo la tramvia sono spesso rotti, creando un muro invalicalibile lungo viale Talenti, via del Sansovino, piazza Paolo Uccello
La tramvia unisce la periferia al centro, ma divide l’Isolotto da Legnaia: i semafori pedonali spesso sono rotti o mal funzionanti. Il punto più fragile e soggetto a rotture sembra il touch screen per la chiamata pedonale; certo, molto più resistente del ancora più fragile pulsante dei vecchi modelli, tuttavia non abbastanza da sopportare un uso continuativo e intensivo.
Risultato? Spesso si forma una sorta di cortina di ferro che divide l’Isolotto da Legnaia. Questo è noto da tempo per le automobili e per gli autobus, costretti a lunghi giri, a interminabili semafori, inesauribili code agli incroci. Ma chi con buona volontà e spirito ecologico decide di spostarsi per il quartiere a piedi certo viene disincentivato.
«Abito a Legnaia e passo da questo semaforo ogni giorno per andare a fare la spesa alla Coop, ma è quasi sempre rotto – ha detto un’anziana all’attraversamento di viale Talenti – A volte da un lato, a volte dall’altro, fatto sta che la chiamata pedonale da qualche parte è sempre guasto. Alle volte quest’estate quando in città non c’era nessuno ho dovuto aspettare anche un quarto d’ora, con le buste della spesa, sotto il sole, che qualcuno chiamasse il verde dall’altra parte. Questo semaforo è il motivo per cui ultimamente scelgo sempre più spesso di andare a fare la spesa alla Pam, ché alla fine da casa mia è alla stessa distanza».
Di utilizzare i sottopassaggi neanche se ne parla, in diversi ci raccontano brutti giri: «Prima i sottopassaggi di viale Talenti li utilizzavamo quasi sempre – ha affermato un gruppo di signore –Tuttavia da quando c’è il semaforo sono utilizzati molto meno e c’è il rischio di fare brutti incontri. Non di rado troviamo siringhe, urina e brutti ceffi».
Non va meglio sul fronte di via del Sansovino – piazza Paolo Uccello «Questo semaforo in piazza Paolo Uccello? Uuuuh la novellina dello stento!– ha ironizzato un pensionato alle prese con la sua girata mattuitina in bicicletta– Il bottone per la chiamata pedonale è stato rotto in continuazione quest’estate! Poi anche quando funziona, ci mette un sacco a scattare… ma intendiamoci. la palma d’oro del tempo più lungo va a pari merito ai semafori pedonali di piazza Batoni e di via del Pollaiolo davanti al campo di calcio». «Quello? – è intervenuto scherzosamente un altro signore – Alle volte lì, parto da un lato del marciapiede che sono rasato e quando arrivo di là ho la barba lunga!».
I guasti per la verità vengono risolti abbastanza rapidamente, ma non abbastanza da non creare disagio. «In genere quando chiamiamo per segnalare il guasto intervengono in giornata – ha dichiarato un passante – ma per fare la segnalazione si perde un sacco di tempo al telefono. E non è che la chiamata sia gratis: lo è solo da telefono fisso, ma da cellulare si paga. Ma quando uno si accorge del guasto è per strada… Poi lasciatemi dire una cosa: la segnalazione non dovremmo farla noi cittadini, dovrebbero essere i tecnici a controllare costantemente tutti i giorni i semafori lungo la tranvia».
Non è scontato attraversare il muro di binari. Ma nel frattempo una ragazza ci svela un trucco: «Vedi? Quando il touch screen è rotto, sotto c’è il sensore per i ciechi. Se passi la mano sotto il sensore, la scatola emette un sibilo e scatta la prenotazione. Ma spesso è rotto pure quello…»