Il “Flauto Magico” in scena al Teatro Aurora di Scandicci, venerdì 21 aprile, alle ore 21: l’opera più rappresentata del XX secolo sarà il sesto e ultimo appuntamento della Stagione lirica 2022/2023 portata in città dalla Compagnia d’Opera italiana Firenze di Franz Moser. Come sempre, lo spettacolo sarà anticipato alle 19 da una coinvolgente introduzione del professor Cesare Orselli.
Maestra concertatrice Jiney Kang col Tuscan Chamber Orchestra, regia e scene di Franz Moser, costumi di Linda Pagliai, luci di Angelo Genova e il coro della Compagnia d’Opera Italiana Firenze. I solisti, sostenuti dal coro, saranno Filippo Pina Castiglioni (Tamino), Francesca Bruni (Pamina), Dario Giorgelè (Papageno), Angelica Lapadula (Papagena), Roberta Ceccotti (Regina della Notte), Alberto Bianchi Lanzoni (Sarastro), Rocco Sharkey (Monostatos), le tre dame Veronica Senserini, Martina Barreca e Tiziana Somigli.
La storia del Flauto Magico è basata su una raccolta di fiabe, assieme con altre storie popolari del tempo Emanuel Schikaneder, un imprenditore teatrale e amico di Mozart creò un libretto su quale anche oggi esperti stanno discutendo sull’interpretazione giusta. Mozart, poco prima di morire il 5 dicembre 1791, ha visto solo alcune delle venti rapprentazioni della stagione.
Una cosa è chiara: nella trama originale, dove La Regina della Notte era la “buona” e Sarastro il “cattivo”, come anche descritto nel atto primo, cambierà; e alla fine i ruoli sono scambiati – frutto dell’influenza della massoneria, molto presente in quest’epoca? – Giuseppe II, figlio di Maria Teresia, morì nel febbraio del 1790 ed era un monarca illuminato, amava l’arte ed era mecenate di Mozart. Il suo successore Leopoldo fu indifferente alle arti e così, dal punto di vista di Schikaneder e Mozart, rappresenta la Regina della Notte. Tutta la storia è piena di simboli e messaggi dei massoni, ché l’uomo deve essere purificato e la luce alla fine sconfigge l’oscurità.
“Io stesso ho vissuto a Vienna per quattro anni in un palazzo barocco, dove Mozart non soltanto frequentava e si esibiva in concerti, ma dove anche c’era una grotta nella quale si ritrovavano i fratelli della massoneria – racconta il regista Franz Moser – Questa grotta era la mia sala da pranzo con unascandi bellissima vista sul parco del palazzo, nel quale feci realizzare anche un appartamento per Rudolf Nureyev, quando stava a Vienna tra il 1991 e il 1992”.
Ma il Flauto magico, al di là della lettura simbolica, è soprattutto uno spettacolo leggero, adatto ai più piccoli: “Spero tanto che verranno tanti bambini con i loro genitori, nonni!”, è l’augurio di Moser
Lo spettacolo dura due ore e mezza circa compreso un intervallo e l’opera sarà cantata in tedesco; per comprendere il libretto e la storia, Franz Moser farà da narratore in costume d’epoca. L’opera, da sempre, è stata considerata una delle più belle per avvicinare i giovani alla Lirica.
Prevendita biglietti (regolare € 25,00, bambini fino a 12 anni gratis) www.musictick.com o al Bar del Teatro Aurora Scandicci, via San Bartolo in Tuto 1.
Per informazioni: telefono 340 811 9192 e concertoclassico319@gmail.com