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Piazza Tasso, due senza tetto trovati senza vita a distanza di poche ore

La comunità si stringe intorno alla loro scomparsa e organizza una veglia per loro, mentre gli accertamenti su quanto accaduto sono in corso

Si chiamavano Ciro e Marco, e hanno perso la vita entrambi nel giro di pochissime ore, dalla sera alla mattina. I due senzatetto italiani, molto conosciuti nella zona di Piazza Tasso a Firenze, sono stati trovati sulle panchine dei giardini della stessa piazza. Il corpo del primo è stato segnalato da un passante alle 23 di ieri, mercoledì 9 aprile, e a seguire la la polizia di Stato è intervenuta per gli accertamenti. Il secondo è stato trovato senza vita invece nella mattina di oggi, 10 aprile, da un’infermiera che stava transitando in quel momento tra i giardini.
Una vicenda insolita, strana e misteriosa: i due decessi sarebbero riconducibili entrambi a infarto, ma gli accertamenti sono in corso. L’area è ora transennata, e sul luogo sono intervenuti i carabinieri, la scientifica e anche il pm Lucia D’Alessandro per cercare di fare luce sulla tragica vicenda.

Stasera alle 19 i residenti di piazza Tasso si ritroveranno in piazza per una veglia in ricordo dei due senzatetto, e hanno lanciato un appello al riguardo: “Stasera, giovedì 10 aprile alle 19.00 tutti e tutte in Piazza Tasso.
Stanotte in Piazza Tasso sono morte due persone, tra quelle che ogni giorno, e ogni notte, vivono in questo spazio comune. È una notizia che ci colpisce e che non possiamo ignorare, come spesso succede quando leggiamo distrattamente una notizia di questo tipo sui giornali.
Piazza Tasso è il cuore del nostro quartiere, uno dei pochi spazi pubblici e aperti rimasti: luogo di incontro, di gioco, di passaggio, di scambio. Ogni giorno è animata da bambini, genitori, abitanti del quartiere, persone di passaggio, mercatini e iniziative, ma anche da persone in difficoltà. Questa pluralità è la sua ricchezza, ma rappresenta anche una responsabilità.
Per questo vorremmo invitare tutta la comunità che vive e attraversa questo luogo a venire in piazza, creando uno spazio di confronto, presidio e cura, dove parlare di quanto è successo, cosa ci ha portato fino a questa tragica notte e cosa significa, per noi tutti, abitare insieme questo luogo.
Anche se si dovesse trattare solo di un momento terapeutico e di vicinanza per chi in questo momento è in quel giardino, riteniamo importante esserci. Venite a mani vuote o, se volete, portate con voi una sedia, un pallone, del cibo, musica, o semplicemente un pensiero da condividere. Il silenzio non piace a questa piazza, prendiamoci la responsabilità di romperlo”.

La nostra attività è possibile anche grazie al sostegno di queste attività di quartiere
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