Ieri mattina la Polizia ha arrestato due pusher che utilizzavano il Parco dell’Argingrosso come base operativa per lo spaccio. I due sono stati colti mentre vendevano a dei clienti; inoltre i poliziotti hanno trovato ben ventuno dosi di coca nascoste tra i cespugli e millequattrocento euro in contanti.
Che da tempo il Parco dell’Argingrosso in particolare e le aree verdi limitrofe a via dell’Argingrosso fossero luogo di spaccio era cosa nota e ce ne siamo occupati più volte in queste colonne. A ottobre 2019 e lo scorso giugno raccogliemmo le testimonianze di alcuni residenti che raccontavano come nel giardinetto accanto alla scuola Poli arrivassero spacciatori che bazzicavano anche la grande area verde al di là dall’Argine.
Ed è proprio tra via dell’Argingrosso e via Gubbio, che ieri gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rifredi hanno sorpreso all’opera e arrestato due spacciatori, risultati essere due giovani marocchini di 21 e 25 anni. Gli uomini della Questura si sono appostati mimetizzandosi sia nel parco che in strada. Così hanno visto i due pusher all’opera vicino al laghetto, tra i cespugli. Hanno potuto osservare così che uno dei due, il più giovane, si è chinato per tirar fuori quella che subito hanno supposto potesse essere droga; ha poi percorso il vialetto del parco, parlando al telefono (facile intuire che fosse un cliente) e arrivare in via Gubbio dove ad attenderlo c’era un automobilista. Stessa scena per l’altro pusher, il 25enne, che ha fatto quanto aveva già compiuto pochi attimi prima il “collega” 21enne.
Alcuni agenti hanno intanto fermato i clienti, senza farsi notare, e ha verificato che quella polvere bianca venduta erano dosi di cocaina pagate 40 euro. Gli spacciatori non avendo notato l’operazione, che i poliziotti hanno compiuto con molta cautela per non essere individuati, hanno così continuato per qualche impunemente i loro loschi traffici. Altri poliziotti li stavano osservando. Uno dei due spacciatori è stato fermato poco dopo proprio in via Gubbio; l’altro, il 25enne, che nel frattempo era tornato nel parco si era accorto intanto della Polizia. Ha provato così a scappare, cercando di attraversare lo stagno e èper nascondersi nella vegetazione, ma si è impantanato ed è stato subito ripescato dagli agenti.
La Polizia sapeva bene che ci dovevano essere altri stupefacenti nascosti da qualche parte, pronti ad essere venduti, quindi ha fatto intervenire le unità cinofile della Questura. I cani antidroga si sono dati un bel daffare, ritrovando dentro ai cespugli dove andavano a nascondersi i due giovani malintenzionati, ben altre ventuno dosi di coca. Non solo: gli agenti hanno trovato tutto il kit del perfetto spacciatore, tra fogli di alluminio per il confezionamento e un bilancino di precisione. Non poteva mancare il bottino dei due: infatti sono stati trovati, nascosti vicino alla droga, i millequattrocento euro in banconote di piccolo taglio, evidentemente il guadagno dell’attività illecita. Per i due spacciatori è scattato l’arresto.