Il nuovo parcheggio tra via Pisana, via della Fonderia e lungarno Santa Rosa sarà privato, ma solo i residenti potranno comprare o affittare
Pampaloni: «Un intervento privato che ha positive ricadute pubbliche»
Il parcheggio da 170 posti auto annunciato l’altro ieri tra via della Fonderia, via Pisana e Lungarno Santa Rosa si farà negli ex depositi del cinema Universale. Sarà un intervento di tipo privato che avrà tuttavia positive ricadute sulla vivibilità della zona.
«Si tratta di una zona delicata, dove ci sono tanti servizi pubblici, come l’Asl e il centro anziani, ma anche attività commerciali – specifica il presidente di Commissione Urbanistica a Palazzo Vecchio Renzo Pampaloni – Vi sono molti ristoranti e locali per giovani che nelle ore serali e nel week end creano una notevole difficoltà a trovare parcheggio. Da tempo i residenti avevano posto il problema al Quartiere. Quest’area nel tempo ha avuto vari utilizzi, anche come parcheggio, ma ad uso della proprietà; non era e non sarà un’area a uso pubblico. Verranno però fatti dei parcheggi pertinenziali, ovvero legati al vincolo di residenza. Questo per far sì che ne possano beneficiare effettivamente le persone che in questa zona abitano. Inoltre, una quota parte di parcheggio in superficie, in prossimità con lungarno Santa Rosa, sarà ad uso pubblico».
«La realizzazione del parcheggio è un intervento di tipo privato che ha come ricaduta pubblica una minor pressione di auto in strada – continua Pampaloni – Vi sarà quindi una disponibilità maggiore di stalli di sosta. L’iniziativa non è perciò del Quartiere in senso stretto, ma il Quartiere si è a lungo confrontato con il privato per arrivare a un a soluzione condivisa. Tuttavia, tutto è partito dalla positiva coincidenza della richiesta della proprietà».
Difficile tuttavia stimare i tempi di realizzazione, perché appunto si tratta di un intervento privato: «Ieri abbiamo approvato la convenzione che consente di proseguire. Adesso dipende da quando verrà depositata la pratica e dall’iter attuativo, i tempi sono legati alla presentazione della pratica edilizia»., conclude il consigliere.