Il mio Pignone…che non c’è più
I ricordi di un ragazzino oggi quasi ottantenne: il Pignone raccontato da Paolo.
Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera di Paolo, fiorentino nato e cresciuto al Pignone negli anni del Dopoguerra, oggi quasi ottantenne. I ricordi di quel rione appena fuori Porta San Frediano, e sembra di rivivere quei suoni, colori, e persino i sapori in un toccante racconto dalle note quasi pratoliniane, dove tornano alla luce oggetti e memorie di un allora ragazzino che non si devono dimenticare.
Nel campo del Meli in Viale Raffaello Sanzio il dancing con i nuovi balli americani: è il Dopoguerra.
Dal Morino al banco per frutta e verdura, barroccio e asino parcheggiati di fronte.
Il ghiaccio delle stanghe nella rete, dal carro con cavallo quando passa, o in fabbrica in Via della Fonderia.
Dal Cicala ,Topolino, Tex, Eta Beta, le palline di chewingum dal distributore e le figurine da collezione o che si tatuano sul braccio.
Dal Giocattolaio in Via Pisana,dopo l’Universale, per i balocchi.
Dalla Cartolaia in Via Cavallotti per pennini a torre, foglia o cartassuga.
Dal triciclo davanti alla Petrarca, prima di entrare: una brioscia un bombolone o la schiacciata ancora calda.
Da Corrado a vedere Lascia o Raddoppia, mettere una moneta nel juke box per sentire Tony Dallara Paul Anka ,i Platters o fare un giro con Brandimarte sulla sua Mg.
Dal Ranieri fruste e cazzottini sfornati dal forno e ancora caldi.
Dal Ficozzi per la merenda: un semellino con la finocchiona 15 Lire, un fruttino Zuegg o il cioccolatino surrogato della Ferrero con la figurina.
Dal Parenti per la medaglina della Prima comunione.
Sulla porta di casa per consegnare i rifiuti allo spazzino del Comune salito a piedi al secondo piano con il bidone.
Alla finestra con trepidazione, passano sotto i bolidi della Mille Miglia.
Dal Romoli per uno scampolo
Dal fruttivendolo accanto per un cartoccio di lupini ,di giuggiole o castagne secche a 5 Lire.
Da Tantussi ,dopo la Casa del Popolo per il gelato(da 5, 10, 20, 50 Lire, tra cialde) con la macchinetta o nel cono.
Da Otello al flipper, quando la televisione sul trespolo informa che Kennedy è stato ucciso.
A calcio nel cortile della chiesa, Mons. Cellai parroco. Il pallone scagliato oltre la rete finisce nelle fauci del cane lupo nel giardino di don Mario Lupori.
A tamburello sulla parete laterale della Chiesa.
Sotto il Ponte alla Vittoria per pescare i barbi a mano.
In discesa con il carretto da via Monteoliveto.
Sul pianerottolo delle case in via del Ponte Sospeso dopo cena a guardare di straforo i Film dell’Universale estivo.
Il Piazzini ti porta il latte a casa, scendi e ti riempe la bottiglia.
Dal Menichetti per riparare la gomma della bici bucata.
Al barrino della chiesa per il conchino.
All’Eden, Universale, Eolo per il cine in inverno(Cassate Caviniii!!!) ,
Universale estivo e Chiardiluna in estate.
L’arrotino in bici, l’ombrellaio sprangaio o il concaio per le riparazioni, di tanto in tanto con preavvisi vocali.In piazza Pier Vettori ancora senza asfalto:
Alla la fabbrica dell’appetito quando arriva Gratta;
Partite di pallone con palla di gomma (semisgonfia) con i pali di maglie appallotolate;
battaglie con archetti (Fionde) con pillori e cannucce (cerbottane) con i pirulini. Si preparano le difese per le incursioni dei sanfredianini;
mercato delle figurine animali e calciatori.Scacciacani sulle rotaie del 6
Festa della rificolona (armati di cannucce).
Primi sguardi complici con le ragazzine dopo cena d’estate con il profumo intenso dei Tigli che stordisce
Sul marciapiede:
si gioca a palline (di coccio e Bocchio di vetro colorato) quelle lanciate troppo lontano finiscono a ricorboli o alle ballodole;
si fa la pista sul marciapiede con i tappini di Bartali Coppi Magni Bobet etc;
si gioca a murino con una,due e cinque lire;
ci si scazzotta per essere il maschio dominante;
si portano le scarpe dal calzolaio per rimettere i ferretti a punte e tacchi o perché si sono aperte e vanno masticiate;
le bambine giocano a “Un due tre stella” o cantano “E’ arrivato l’ambasciatore” o “Marcundino Marcundella”facendo il girotondo.(solo per stravecchi)😀
Paolo (Auser Quartiere 4)
Quanta nostalgia sentire questi racconti. Ci sarebbe tanto ancora da raccontare. Citille il pesciaiolo. Il bar Mallio, il forno Gambacviani Gigi il pizzicagnolo, la trattoria Nanni, Gastone il pizzicagnolo, lacartoleria bianchi dove compravo le cartine ei francobolli, ecc. Ecc. Tanto ci sarebbe ancora da raccontare sul rione del pignone, servirebbe un libro.