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Il calciante dei Bianchi Fabrizio Valleri scende in campo con la lista Libera Firenze

Il calciante dei Bianchi Fabrizio Valleri  candidato sindaco con la lista Libera Firenze  (espressione del Comitato Libertà Toscana) e già consigliere di Quartiere 1

Si presenta alle urne il 26 maggio anche Libera Firenze, la lista nata dal Comitato Libertà Toscana, il movimento toscanista nato proprio in questo Quartiere e poi espantosi a diverse realtà regionali. E lo fa candidando a sindaco calciante dei Bianchi di San Frediano Fabrizio Valleri, detto Vallero. Valleri, nato il 17 dicembre del ’75 a Firenze, già consigliere di Quartiere 1 nelle file della consigliera regionale Cristina Scaletti, si è già battuto in passato per i rioni fiorentini, in particolare per la riqualificazione di San Frediano e Santo Spirito .

«Ho iniziato a fare politica mosso solo da un sentimento d’amore per la mia città – ha scritto il claciante qualche giorno fa in un post su Facebook  – Sono partito dal quartiere, cuore e anima della città, motore sociale, colonna portante delle nostre secolari tradizioni. In questi cinque anni di consiglio di quartiere mi sono battuto con passione per temi spesso abbandonati dai cosiddetti partiti di “centrosinistra”, che stranamente spesso si sono mossi a favore di pochi.
Abbiamo lottato assiduamente per il Giardino Nidiaci e grazie alla nostra coesione, insieme a mamme agguerrite e cittadini intraprendenti, siamo riusciti ad avere buoni risultati in una situazione che sembrava disperata.
Personalmente non ho bisogno della “poltrona”. Le mie attività, costruite con anni di sacrifici, per fortuna vanno sufficientemente bene da permettermi di vivere dignitosamente. Ho due figli piccoli. A mia moglie e a me non manca certo il da fare, ma allo stesso tempo non posso accettare di vedere la mia citta ridotta a una torta da spartire fra poteri forti e capitali stranieri. Firenze soffre, sfruttata e inquinata. Occorreva una forza civica, aperta e trasversale, ben lontana dalla logica guelfo-ghibelliana, sinistra-destra, delle vecchie forze nazionali, tutte subalterne a logiche di potere romano o milanese. Dovevamo andare avanti, per testimoniare che Firenze non ha bisogno di destre e sinistre che vogliono tutte più cemento e più ferro. Non ho certo la verità in tasca, ma ho convinzioni profonde su cosa è giusto e cosa è sbagliato per una città antica e delicata come la nostra. Non so se riusciremo, ma di sicuro, con la lista civica Libera Firenze, porteremo in ogni quartiere e rione di Firenze idee per restituire Firenze ai suoi residenti, ai suoi artigiani, ai suoi bambini e anziani, agli studenti, agli studiosi, agli innamorati, a tutti i visitatori che ci vengono con rispetto e senza furia. E, consentitemelo, anche agli alberi, agli animali, al silenzio della notte. Sì, stiamo portando avanti una rivoluzione, vogliamo quello che tutti ritengano impossibile: la città che torna ai cittadini, il Comune che torna ai Fiorentini.
Il rinascimento può venire solo dal basso, dalla gente, da una cittadinanza attiva, da comitati operativi. Vorrei che la gente si svegliasse e non si facesse dire cosa deve dire (magari in cambio di un favore…). Vorrei che noi Fiorentini riprendessimo coscienza del nostro passato, che ricordiamo che il fior fiore dell’umanità è nato e passato fra le nostre strade e non fatemi scomodare i grandi, a cominciare dal nostro padre Dante. Il mio sogno e’ rivedere firenze che riprende coscienza di se stessa: per questo abbiamo bisogno di voi»

Oltre che al Comune, la lista si presenta su tutti e cinque i Quartieri fiorentini. In particolare, nel nostro Quartiere 4, ci saranno quattordici candiidati:

Cognome

Nome

L. di nascita

D. di nascita

1

CALOSI

MATTEO

FIRENZE

30/05/70

2

CELEBRE

PAOLO

FIRENZE

27/02/1948

3

CONCAS

FRANCESCA

QUARTU SANT’ELENA (CA)

12/10/1973

4

DI BARI

MARCO DETTO CICA

FIRENZE

12/02/1967

5

GHELARDINI

LUCIANA

FIRENZE

12/02/1943

6

MANETTI

ILARIA

FIRENZE

25/03/76

7

MEHDI

MONA

LIBANO

20 /04/1965

8

MONTAGNANI

SIMONE

VINCI (FI)

05/08/1972

9

PAMPALONI

SIMONE

FIRENZE

23/02/1961

10

PUCCIONI

MARIA

FIRENZE

01/03/1944

11

PUCCIONI

PAOLO

FIRENZE

21/03/1970

12

SCOTTI

CATERINA

FIRENZE

03/09/1969

13

TORRINI

MARCO

FIRENZE

09/02/1970

14

VALLERI

SARA

FIRENZE

17/12/1992

Intanto il movimento del sovranismo rionale si presenta stilando una lista di dieci sì e dieci no per la città:

«La opaca desistenza in corso, oltre a rappresentare un oltraggio alla democrazia, sta riconsegnando la città ai soliti che spadroneggiano da decenni e portandola alla rovina.

Per chiarezza offriamo in una sintesi schematica i punti, per noi essenziali, su cui basare la convergenza delle opposizioni su un unico candidato ed un programma condiviso da decidere insieme:

Si alla città dei cittadini, aperta, attrattiva per vivere e lavorare in pace a partire dalle comunità di base rionali, cellule fondamentali dell’identità urbana, dell’amministrazione della cosa pubblica e dell’ accoglienza ed integrazione.

No alla Disneyland del Rinascimento e alla città del “lusso”

Si alle soglie di compatibilità, al numero controllato, al ruolo attivo dei cittadini nell’accoglienza e condivisione

No all’alluvione turistica indiscriminata

Si al ritorno di posti di lavoro e di residenza in centro, con relativi e indispensabili servizi

No a qualsiasi ulteriore decentramento di funzioni “pregiate” (uffici pubblici, università, scuole) e di residenza

Si alla diffusione nelle periferie di funzioni e di centri di vita civile ed amministrativa, istruzione, cultura, verde, salute, assistenza, raggiungibili a piedi

No all’abbandono delle periferie al degrado e all’isolamento (con solo un tram per andare in un centro che non è più dei cittadini)

Si all’immediata riapertura di tutto il centro al servizio pubblico elettrico, in continuità con tutte le periferie, con tariffe (e abbonamenti) più popolari

No alla prosecuzione delle tramvie (a partire dalla Linee 2 e 4) e alla distruzione dei Viali

Si al potenziamento dei treni regionali, alla valorizzazione della rete e dei nodi ferroviari in città

No al Passante TAV e alla Foster in qualunque versione

Si all’immediata attuazione delle prescrizioni per Peretola, per sicurezza, fruibilità e protezione dal rumore

No al nuovo aeroporto nel Parco della Piana e ai sorvoli su Firenze – Pisa G. Galilei grande aeroporto della Toscana con cui ripristinare un collegamento ferroviario diretto e rapido

Si alla copertura del Franchi, al “piano stadio” per la mobilità durante gli eventi, al recupero ed integrazione di tutto Campo di Marte e di Coverciano per le attività sportive di base e di spettacolo

No alla grande cementificazione ad Ovest: nuovo stadio con speculazioni connesse, Mercafir, Unipol

Si al restauro e alla manutenzione del verde, al recupero e protezione del Parco delle Cascine, all’estensione ed alla continuità del verde, all’immediato ripristino del servizio giardini del Comune

No alla desertificazione con il taglio degli alberi di tutti i viali e no alle sostituzioni con varietà estranee al contesto storico paesaggistico ed alla nostra tradizione orticola, come i peri cinesi

Sì all’acqua pubblica e acquedotto comunale subito, alla chiusura più rapida possibile del project financing ed al ritorno di ATAF a compagnia pubblica di Firenze e città Metropolitana

No a tutte le esternalizzazioni, alle precarizzazioni, alle privatizzazioni e alle concessioni pluridecennali

Una ultima considerazione: il sindaco accentra per cinque anni tutto il potere nelle sue mani. Palazzo Vecchio è una fortezza sorda che finge ascolto e partecipazione e in realtà comunica a senso unico. I quartieri sono troppo grandi, disomogenei, scatole vuote. Il dibattito pubblico e la partecipazione popolare sono assenti. Gli spazi di critica e di dissenso risultano compressi. Le decisioni assunte risultano irrevocabili per tutto il mandato e impegnano anche un futuro più lontano. Urge l’estensione dell’istituto del referendum abrogativo. Urge un impegno comune per immaginare innovative istituzioni di autogoverno e partecipazione nei rioni, nonché istituti di democrazia deliberativa diretta per tutta la comunità cittadina. Impegniamoci insieme. Più a lungo termine, chiediamo un impegno politico per una profonda revisione del sistema elettorale e amministrativo, che restituisca alla città un governo meno podestarile e ai cittadini una più effettiva sovranità».

Ed è proprio dai rioni che la lista capitanata dal Vallero vuole partire, annunciando una rivoluzione rionale

Ci serve una rivoluzione rionale, in alternativa al verticismo di una città amministratata dall’alto (e forse da altrove). Ci serve ripartire dalle periferie inascoltate. Ci serve far partecipare più fiorentini che sia possibile al governo di Firenze. Dobbiamo dimostrare capacità di ascolto di cosa vogliono i cittadini che vivono nella “Firenze 2”, le periferie lontane dal centro, dalla “Firenze 1”, quella che è sempre in vetrina.

Senza interpellare i cittadini, il comune di Firenze procede su molti temi che ci condizioneranno per molti anni a venire, come aeroporto, servizi sanitari (chiusura di S.Rosa), trasporti (tracciati discutibilissimi delle tramvie presenti e future), stadio.

I territori vengono abbandonati da istituzioni, residenti e attività commerciali.

I problemi di cittadini, comitati, rioni, quartieri possono essere affrontati e risolti, invece, strutturando la città in un modo completamente diverso.

Noi presentiamo oggi una strada nuova da intraprendere al più presto.

La proponiamo a tutti i cittadini, perché partecipino alla costruzione del nostro programma e a ripensare Firenze.

Da queste basi partiamo oggi per costruire la nostra lista e le nostre idee per una nuova Firenze.

Abbiamo scelto di chiamare la proposta ai fiorentini “Rivoluzione Rionale”.

Firenze può essere ripensata e gestita restituendo autonomia ai suoi rioni, ritagliati ispirandosi a quelli tradizionalmente noti, ma aggiornati sulla base delle trasformazioni che l’urbanesimo e i cambiamenti infrastrutturali hanno apportato al territorio. Devono essere costituiti come comunità coese e riconoscibili.

Ogni rione avrà servizi di base, che saranno raggiungibili a piedi: i nidi, le scuole, giardini, giochi per i bambini, strutture sportive, centro anziani, biblioteca, sala riunioni, centro sanitario, ufficio comunale decentrato capace di erogare ogni servizio e informazione. Il personale sarà quello dell’attuale organico municipale, se necessario aggiornato, valorizzato, incentivato. Le sedi saranno poste in immobili già di proprietà comunale. Ciascun rione, appena possibile, dovrà avere le proprie “Oasi”, dove i cittadini dovranno trovare sostegno e aiuto, la mano tesa di un comune amico, al servizio dei suoi cittadini.

Il ripensamento della città su base rionale e il decentramento dei servizi consentiranno minori spostamenti e quindi favoriranno una riduzione del traffico. Il ritorno di centri pubblici maggiormente presenti sul territorio, dotati dei propri vigili urbani, porterà come conseguenza diretta una maggiore sicurezza per persone e proprietà.

Il comune e i suoi rioni si impegneranno per favorire le imprese locali, la piccola distribuzione, chi vende i prodotti a km 0, gli impianti familiari e condominiali di energie rinnovabili, modificando e semplificando i regolamenti e le procedure comunali e comunque aiutando cittadini e imprese a districarsi nei meandri della burocrazia italiana.

Il principio cruciale per ripensare la città sarà quello dell’autogoverno. L’ascolto dei cittadini, delle loro associazioni, dei loro comitati sarà la regola. Con spirito collaborativo, i fiorentini, i loro rioni, il loro comune, potranno gestire al più basso livello tutta la manutenzione e ogni possibile miglioramento dei beni pubblici, comprese le strade rionali, la gestione del verde, il decoro e l’ordine nell’accesso ai posti auto per residenti e lavoratori.

I rioni avranno i propri rappresentanti (dando attuazione all’art. 8 del Tuel, il testo unico sugli enti locali). Promuoveremo un processo innovativo di selezione dal basso di consiglieri rionali che dimostrino non solo di avere consenso, ma anche attaccamento, integrità e conoscenza del proprio territorio. Essi non saranno molti, né costeranno di più degli attuali circa 100 consiglieri di quartiere – peraltro attualmente emarginati dalla vita politica cittadina e ormai ridotti all’impotenza. In ogni rione sarà sufficiente, per rappresentare diversità politiche, di genere, di generazione, l’elezione di un numero di rappresentanti che potrebbe andare da tre a cinque. Attraverso questa nuova forma di rappresentanza, contiamo di far emergere a Firenze una nuova generazione di leader locali capaci di recepire le necessità degli abitanti del proprio rione, nel rispetto delle esigenze dei cittadini di altri rioni, dei lavoratori pendolari, degli studenti, dei visitatori, della città intera, mantenendo ben ferme le priorità della qualità della vita e della tutela dell’ambiente, nell’interesse delle future generazioni.

La presenza decentrata dei servizi nei rioni sarà sempre accompagnata dal processo di digitalizzazione, ma soprattutto di sburocratizzazione. Si deve consentire a chi può farlo di espletare ogni pratica comunale in rete, attraverso un portale unico, sempre più semplice, sempre più accessibile. Dal e col portale sarà sempre più semplice comunicare, iscriversi ai servizi, effettuare pagamenti e segnalazioni. Il software sarà continuamente migliorato per rendere più intuitivo ogni passaggio. L’informatizzazione deve essere ripensamento, non solo trasposizione in digitale delle stesse pratiche e lungaggini che caratterizzano il cartaceo. Mentre si migliorerà l’amministrazione digitale, tuttavia, non vogliamo un comune lontano e raggiungibile solo via computer: tutti devono poter venire in comune, passando l’uscio del proprio rione, senza rimanere più indietro per via dell’età, di limiti fisici, di mancanza di formazione digitale.

Nella nostra visione, in prospettiva, i servizi pubblici devono tornare sotto il controllo dei rioni e del comune. La gestione e la manutenzione devono essere affidate a istituzioni e aziende locali, ancorate al territorio, senza precari e improprie esternalizzazioni, con la partecipazione e il controllo da parte dei cittadini.

A questa pagina internet è possibile trovare l’intero programma della lista

La nostra attività è possibile anche grazie al sostegno di queste attività di quartiere
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