Ieri mattina, a Legnaia, alcuni sedicenti promoter, spacciandosi come incaricati di Sorgenia, si sono presentati porta a porta, suscitando indignazione nel vicinato per l’inopportunità di esercitare una tale attività in periodo di pandemia. Quattro persone, divise due coppie, suonavano i campanelli dei condomini in via Maso di Banco e limitrofe per proporre offerte commerciali. Si è perciò smosso il dubbio sulla liceità di tale attività in periodo di restrizioni per l’emergenza sanitaria in corso. Tuttavia la società di distribuzione, contattata dalla nostra Redazione per fare chiarezza sulla vicenda, ha smentito categoricamente che i quattro soggetti potessero essere loro incaricati, tagliando la testa al toro alla questione:
«Sorgenia, ormai da anni, ha abbandonato la pratica del porta a porta e delle telefonate invasive in casa per le utenze domestiche. Quindi escludiamo che le persone intercettate siano nostri dipendenti. Ci riserviamo di verificare che non sia stato fatto uso fraudolento del marchio per pratiche commerciali scorrette»
Martedì, altri promoter che si presentavano come incaricati Enel Energia, sono entrati invece a suonare i campanelli dei condomini di via di San Vito. Stiamo aspettando risposta dalla società per conoscere se questi ultimi avessero mandato e titolo di effettuare promozioni porta a porta per la società in periodo di emergenza Covid-19.
Tuttavia rimane il dubbio di partenza: qualora vi fossero promotori o venditori venditori incaricati da società di distribuzione di energia, sarebbe lecito svolgere l’attività porta a porta, in tempi di emergenza Coronavirus? La risposta non è immediata. Abbiamo posto la domanda a Fisascat Cisl:
«Generalmente si tratta di lavoratori autonomi; solitamente ci sono società individuali che prendono in appalto dai gestori di servizi, che a loro volta subappaltano, spesso con contratti occasionali. In merito alla questione specifica del momento, l’attività lavorativa si può svolgere purché in sicurezza. Dovrebbero avere dei protocolli di sicurezza dell’azienda per la mansione che vanno a svolgere; che si possa andare a suonare il campanello, senza appuntamento è improbabile. In teoria, anche in condizioni normali, si dovrebbe prima prendere un appuntamento telefonico, poi presentarsi: è una storica battaglia delle associazioni dei consumatori, ma spesso purtroppo non si fa. E se questo è vero in condizioni normali, ora, con la pandemia in atto, dovrebbe essere fatto a maggior ragione».