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Legnaia, baby gang in via Andrea da Pontedera, residenti disperati

Spadroneggiano tra il supermercato e i giardini. Si attiva una raccolta firme e la questione viene raccolta in maniera bipartisan dalle opposizioni

Una situazione sempre più fuori controllo, a Legnaia, quella in via Andrea da Pontedera e strade limitrofe, dove alcuni gruppetti di adolescenti, criminali in erba, fanno base per scorribande, furti, spaccate, cessione e consumo di stupefacenti, minacce, bottiglie infrante in terra, atteggiamenti intimidatori nei confronti degli adulti e persino dei cani. La lista sarebbe ancora lunga, ma la compagnia – formata da un paio di gruppi – che si ritrova ai giardini tra viale Nenni e via Da Pontedera quando va bene, non si perita ad allargarsi ai portici e piazzali condominiali prospicienti dove spadroneggia con i legittimi proprietari, minacciandoli con fare da gangster. Ma i mocciosi, per la maggior parte stranieri tra i 14 e i 18, il peggio di sé lo danno nell’attiguo supermercato, dove fanno ormai quotidiane razzie, si impadroniscono di birre e dolciumi ed escono impunemente dallo store sostenendo che «tanto siamo minorenni, non potete farci niente né toccarci»: eludono così la sorveglianza e il personale allontanandosi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Residenti, clienti, lavoratori di zona sono ormai alla disperazione e hanno lanciato una raccolta firme che si trova sia al supermercato stesso che alla vicina edicola nella piazzetta tra via di Scandicci e via Andrea da Pontedera.  E l’allarme viene raccolto in maniera bipartisan dalle opposizioni. Dmitrij Palagi, consigliere di Sinistra progetto Comune porterà domani un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere all’amministrazione «quale lettura dia della situazione, anche sul piano sociale», ma anche «se ci sia stato un approfondimento in sede di tavolo di ordine pubblico e sicurezza rispetto alla zona di Legnaia nel mese di febbraio e con quale esito» e «Quale sia l’azione sociale del Comune di Firenze rivolta alla zona di Legnaia e se si siano previsioni ulteriori interventi nel corso del 2024, anche per dare risposte alla cittadinanza».

Il consigliere comunale di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi
Il consigliere comunale di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi

Sul fronte del centrodestra invece, sono intervenuti i Fratelli d’Italia con il vicecoordinatore cittadino Giovani Gandolfo e la consigliera metropolitana Alessandra Gallego, che proprio due settimane mentre stavano facendo un servizio con camera a posa ferma davanti al supermarket per denunciare il problema, si sono visti aggredire verbalmente e accerchiare dal nutrito gruppo di ragazzetti.

Il vicecordinatore metropolitano di Fratelli d'Italia Giovanni Gandolfo
Il vicecordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Giovanni Gandolfo

«Il Quartiere 4 si vanta di essere la circoscrizione simbolo dell’educativa di strada, con una lunghissima tradizione che da due anni si è estesa con grande annuncio in pompa magna del Comune a tutti i quartieri con il progetto ‘Ecosistema giovani Firenze’  per un investimento di un milione e 200mila euro di fondi React del contribuente – considerano amareggiati i due meloniani –. Evidentemente, proprio a Legnaia, cuore storico degli operatori di strada, qualcosa non è andato: dove sono i risultati di questo faraonico investimento?».

«Il problema è evidente – afferma il presidente di Commissione Politiche giovanili al Quartiere 4 Marco Burgassi – In quei giardini, accanto a una compagnia di ragazzi che gli educatori di strada seguono e sono coinvolti in progetti di inclusione, c’è anche un gruppo non stanziale, che si aggrega e compie azioni delinquenziali, non tollerabili. Un target diverso da quello su cui può intervenire con la prevenzione dell’Educativa di strada, ma ci sono segnalazioni ai Servizi sociali e soprattutto alle Forze dell’ordine portate anche recentemente dal presidente di Quartiere presso il Tavolo della Prefettura con alcune altre aree calde insieme all’assessora Albanese. Invitiamo i cittadini a denunciare ogni comportamento che sfocia nel reato in modo che le Forze dell’ordine siano ulteriormente sollecitate ad intervenire».

 

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