In seguito al nostro articolo di questa mattina, il consigliere comunale Alessandro Draghi in quota Fratelli d’Italia ha presentato una domanda d’attualità al sindaco per avere chiarimenti sulla regolarità della nuova illuminazione pubblica contestata dai residenti dell’Isolotto vecchio. A seguito dell’installazione di lampade a risparmio energetico nei lampioni infatti le strade sono scarsamente illuminate in vari tratti
Visto il Decreto ministeriale 27 settembre 2017 del Ministero dell’ambiente che regolamenta i i criteri ambientali minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per la pubblica illuminazione – si premettenella Dda – vista la delibera 39 del 2016 “Piano Comunale di Illuminazione Pubblica”; appreso da un articolo di www.isolottolegnaia.it del 16 luglio dal titolo: “Cala il buio sull’Isolotto vecchio, polemica sui nuovi lampioni”; dato che la gestione e l’installazione dell’illuminazione pubblica è di competenza di Silfi, società partecipata del comune di Firenze; riscontrato da alcuni social che numerosi cittadini residenti in zona isolotto vecchio si sono lamentati per una sensibile diminuzione della luminosità nella zona, con il rischio legato anche ad un abbassamento di sicurezza; tenuto conto che ogni tipo di lampada ha una efficienza luminosa specifica (l’unità di misura è il lumen per Watt )
Il sottoscritto consigliere domanda così al sindaco di sapere
Se sono stati rispettati i requisiti minimi di illuminazione previsti dalla normativa vigente secondo l’unità di misura (lumen/watt) e se ritiene l’intervento in oggetto peggiorativo rispetto alle condizioni precedenti
Ma quello dell’Isolotto vecchio potrebbe essere solo un caso tra tanti. In seguito all’articolo sono arrivate alla nostra redazione segnalazioni di altri rioni del quartiere. Oltre alle vie dedicate alle piante e i fiori, problemi analoghi sono lamentati negli interni dell’Argingrosso, in viale Talenti, a Sollicciano. Un problema non nuovo e che torna spesso a presentarsi quando si installano le nuove lampade a risparmio energetico. Già due anni fa ci occupammo di analoghi problemi a Soffiano, solo parzialmente risolti.