La Rete di solidarietà del Quartiere 4 – le buone notizie ai tempi del Coronavirus
Nata vent'anni fa, si è dimostrata più giovane e moderna che mai durante lì'emergenza Covid 19 per coordinare la galassia del volontariato durante il lockdown
«Siamo fisicamente distanti ma siamo vicini a ciascuno di voi».
Questo è il messaggio importante che, adesso in particolar modo, la Rete di solidarietà del Quartiere 4 vuole passare in modo pratico tutti i giorni. La sede di piazzetta San Sepolcro ha la saracinesca abbassata, ma l’impegno dei tanti volontari è quanto mai attivo. Perché se l’emergenza spranga in casa, la solidarietà sfonda le pareti nel Quartiere 4. Ed è proprio ora che il volontariato tira fuori i muscoli.
Continua così il viaggio nel quartiere tra le buone notizie ai tempi del Coronavirus. Storie, persone, aziende, e una miriade di associazioni impegnate in prima linea nell’emergenza. Associazioni che spesso sono riunite nella Rete di Solidarietà del quartiere. Oggi andiamo alla scoperta del suo centro di coordinamento.
«Un Sistema di lavoro dinamico interagente e interattivo era nella nostra prospettiva già vent’ anni fa, quando hanno ideato il sistema delle Reti di Quartiere, la dottoressa Sandra Lastrucci e il dottor Giuseppe Torelli, come Assessorato al Welfare del Comune di Firenze», ci spiegano dalla segreteria della Rete.
Un impegno che hanno mantenuto e mantengono tutt’ora; oggi Lastrucci e Torelli sono i punti di riferimento e guida della Rete Q4: «La Rete Q4 fa parte della Direzione dei servizi sociali del Comune e coordina l’apparato istituzionale, le associazioni di volontariato, tutto il terzo settore e anche singole persone che vogliono dare una mano, oggi più che mai – continuano – Realtà diverse del territorio del Quartiere 4, ma punti di riferimento costanti per la collettività, schierati verso lo stesso obiettivo, mossi dai medesimi sentimenti: far capire alla comunità di avere la certezza di non essere soli, nemmeno adesso, confinati nelle nostre case».
I due fondatori non sono soli, ovviamente. E come ogni rete, ha i suoi nodi portanti: «Corinna Pugi è in prima linea, insieme al coordinamento del Quartiere Q4 (il presidente di Quartiere Mirko Dormentoni, il vicepresidente Eleonora Ferrigno, la presidente di Commissione servizi sociali Ilaria Tesi), all’Assessorato al welfare (sotto la guida dell’assessore Andrea Vannucci). C’è inoltre il Vicariato di porta San Frediano con al coordinamento Filippo Berti con adesione di quasi tutte le parrocchie del quartiere, supportati da una significativo numero di volontari, e l’ Humanitas. Tutti pronti a lavorare insieme, certamente nel rispetto delle distanze e norme di sicurezza, diventando risorsa per la comunità del territorio».
La Rete in questo momento è attiva nella spesa e consegna farmaci a domicilio, cui dedichiamo questo specifico focus. c’è poi il servizio di compagnia telefonica, seguito dalla referente Musa che coordina un gruppo di volontari della Rete Q,4 che supportano da casa il lavoro della Rete. Necessità impellenti in tempi di lockdown, richiesti dalle fasce più fragili della popolazione. Ma non solo solo: La Rete è pronta a rispondere alle criticità sociali che volta volta si manifestino.
«Il territorio stesso fa emergere i bisogni e la Rete si attiva puntualmente in una valutazione del reale bisogno, identificandoli e collaborando in stretto contatto con i servizi sociali e le agenzie locali, attivando le potenziali risposte. Siamo qui per progettare il futuro, arricchendoci dell’esperienza che quotidianamente rinnova i percorsi operativi. Percorsi che riconducono alla conoscenza di metodologie efficaci implementabili e non chiusi in schemi rigidi, così da potenziare la qualità. È stato attivato un numero telefonico che affiancherà quello già attivo da sempre, che appunto è specificatamente dedicato per rispondere alle richieste di persone anziane, fragili e immunodepresse».
«In questo momento difficile per tutti, vogliamo essere al servizio della comunità del Quartiere 4 e dei suoi cittadini – concludono i volontari – L’unione e la risorsa più importante non solo in questo momento. La ricchezza non solo di abilità pratiche, attivate sui bisogni e necessità, ma anche la situazione che questo momento epocale ci porta a vivere, con la presenza di ognuno, ha comportato e comporta un valore aggiunto. Abbiamo rinforzato una comunità attiva e rispondente alle diverse richieste. È venuta alla luce l’importanza di agire in sincronia con la capacità di creare il bene comune. Tutto questo costituisce il bilancio sociale; un bilancio sicuramente più che in attivo. Insieme si possono fare e si stanno già facendo percorsi che permettono creare non solo reti, ma anche tessuti, che coprono i bisogni con calore umano».
Per contatti si può telefonare al 320 3667491 (orari dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; sabato dalle 9 alle 13) oppure telefono fisso 055 7330135 (lunedì, mercoledì e venerdì in orario 9.00-12.00); inoltre c’è una segreteria telefonica che risponde negli orari nei quali non c’è volontario: basta lasciare il nome e il numero di telefono e si verrà richiamati. Oppure si può scrivere una email a solidarietaq4@comune.fi.it