Finisce, almeno per il momento l’occupazione (leggi il manifesto delle richieste degli studenti) all’Itis Meucci dopo un positivo confronto con la Città metropolitana. Lo rende noto il Blocco Studentesco, a margine della manifestazione di oggi sotto Palazzo Medici Riccardi. Ma i ragazzi sono pronti a occupare nuovamente se le promesse dell’Amministrazione non verranno mantenute.
“L’occupazione dell’Istituto Meucci, dopo l’incontro sotto il palazzo della Città metropolitana di Firenze, con il Consigliere comunale Fratini è sospesa”, inizia la nota del Blocco Studentesco dopo più di 48 ore di occupazione della scuola fiorentina.
“Il colloquio con il Consigliere che si occupa di edilizia scolastica è stato franco e produttivo”, prosegue la nota, “e Fratini ha preso l’impegno di attivarsi subito, facendo eseguire ad inizio settimana prossima un sopralluogo per individuare le maggiori criticità e gli interventi più urgenti da effettuare. Per questo motivo abbiamo deciso di sospendere l’occupazione”.
“Questa è la dimostrazione”, concludono gli studenti del Blocco Studentesco, “che la lotta, quando ha temi concreti e importanti, paga e paga bene. Si tratta di un grande risultato per il Blocco Studentesco, ma ancor più per tutte le ragazze e i ragazzi che hanno dato un segnale chiaro e preciso, cioè che vogliono studiare in ambienti salubri, sicuri e funzionali. Ricordiamo però al Consigliere Fratini che l’occupazione è semplicemente sospesa, e non terminata, e che vigileremo attentamente affinché alle parole seguano celermente i fatti. Altrimenti torneremo a combattere per i nostri basilari diritti”.
Motivazioni che il movimento giovanile del fulmine cerchiato aveva spiegato ieri così, in una precedente comunicazione:
“Da ieri (mercoledì, ndr) stiamo partecipando all’occupazione dell’ Istituto Meucci di Firenze perché siamo stanchi di subire passivamente il degrado in cui versa la nostra scuola mentre le Istituzioni tacciono, fregandosene di tutto e facendoci sentire l’ultima ruota del carro. È inaccettabile che piova nelle aule dal momento in cui anche le finestre sono malmesse e i termosifoni nel mese di novembre sono ancora rotti. Nonostante anni di lavoro i laboratori rimangono inagibili. I soffitti sono precari e pieni di muffa mentre i bagni versano in condizioni pietose e poco igieniche. Siamo costretti a rimanere in aula durante la ricreazione, quel poco di socializzazione scolastica ci viene negata dopo quasi due anni di Dad. Continueremo a partecipare alla protesta fino a quando non ci saranno risposte certe da parte delle istituzioni competenti.
Proseguiremo ad occupare la scuola ad oltranza, come fatto la scorsa notte, se non verranno accolte le nostre richieste.
La mascherina non ci proteggerà dai calcinacci”