Dilaga la piaga del furto di catalizzatori nel quartiere: domenica sera all’Isolotto l’ennesimo episodio. Stavolta però la Polizia ha rintracciato i ladri e li ha arrestati.
Ci eravamo occupati già dell’argomento per due dei precedenti raid, avvenuti a primavera: a marzo accadde un ennesimo furto in via dell’Argingrosso e in quell’occasione raccogliemmo le testimonianze delle officine di zona sull’aumento di interventi per la sostituzione di catalizzatori rubati. Due mesi fa, invece, a essere colpito fu persino il consigliere di quartiere 4 Leonardo Masi (Fdi) che la mattina accendendo il proprio furgone di lavoro, si rese conto che era stato cannibalizzato della marmitta.
Con i metalli rari che salgono di valore, complici anche i venti di guerra, elementi come il rodio e il palladio contenuti nei catalizzatori, anche se in piccole quantità, hanno oggi un valore commerciale molto interessante. Il rodio infatti è arrivato a 500 euro al grammo, dieci volte più dell’oro. Insomma: derubare un parcheggio oggigiorno rende più che rapinare una gioielleria e comporta meno rischi.
Domenica invece, grazie a un vicino che si era accorto di due uomini che armeggiavano in maniera sospetta a una macchina, la segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata tempestivamente.
Il cittadino infatti aveva sentito un forte rumore metallico in strada e si è affacciato alla finestra per vedere cosa fosse successo. Così ha notato due uomini: uno sdraiato sotto una Honda Jazz che segava a pezzi la marmitta, mentre un altro si guardava intorno, probabilmente per fare da palo. Memore delle notizie di frequenti furti di catalizzatori in zona su cui aveva fatto luce la nostra inchiesta, ha subito capito che i due non erano meccanici che stavano aggiustando la macchina, ma ladri.
Ha così telefonato alla Polizia e ha intimato ai due di desistere dal furto. I due criminali non sono neppure scappati subito, ma hanno tergiversato per portare a termine l’operazione. Poi si sono saliti su una Panda bianca, presa a noleggio per dare meno nell’occhio, e si sono allontanati rapidamente.
Nel frattempo però la Polizia aveva la descrizione dei due ladri e della Panda. Così ha inviato diverse volanti a setacciare la zona alla ricerca dei due, che ha velocemente rintracciato in via Torcicoda, all’angolo con via dell’Argingrosso. I poliziotti li hanno letteralmente stretti in un cerchio di auto, come nei film.
Hanno proceduto subito a identificarli: si tratta di due 24enni cittadini albanesi, Hanno poi ispezionato la macchina in cerca di prove: non solo hanno trovato il corpo del delitto, ovvero il catalizzatore dell’Honda; ma anche gli attrezzi usati: un seghetto elettrico Flex, alcuni seghetti da ferro, chiavi inglesi, un crick professionale ed infine un avvitatore a cricchetto.
Gli uomini della Questura hanno poi analizzato i telefoni dei due, in cerca di ulteriori indizi e hanno trovato alcune foto di catalizzatori e delle quotazioni del rodio. Era il segno inequivocabile dei due a rivendere i metalli preziosi.
I due sono stati arrestati con l’ipotesi di reato furto aggravato in concorso.