È stato inaugurato questo pomeriggio in piazza dell’Isolotto all’angolo con viale dei Bambini il murale dei sindaci Giorgio La Pira e Mario Fabiani. Sulla sua realizzazione e sulla loro storia avevamo dedicato un articolo in anteprima la scorsa settimana.
Sotto al dipinto una dedica: “Per gli uomini non vale che una sola legge e un solo fine: la legge dell’amore e il premio dell’amore. Tutto il resto è menzogna e vanità. Ebbene, cercate anche voi, in questa città, un focolaio di civiltà: ponete al servizio dei più alti ideali dell’uomo – ideali di santità, di lavoro, di arte, di poesia – i talenti di cui voi siete ricchi: fate che in questa città satellite sia coltivato, per le generazioni future, un seme fecondo di bene e di civiltà“.
L’opera di Arke & Droste è stata presentata alla popolazione alla presenza delle Istituzioni, tra cui il sindaco Dario Nardella, l’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, delle famiglie dei due sindaci, e di diversi cittadini dell’isolotto che ancora ricordano queste due figure con viva memoria.
Il presidente di Quartiere Mirko Dormentoni ha voluto ricordare i due primi cittadini con una frase di Pablo Neruda che il poeta dedicò a Mario Fabiani: “E quando in Palazzo Vecchio, bello come un agave di pietra, salii i gradini consunti, attraversai le antiche stanze e uscì a ricevermi un operaio, capo della città, del vecchio fiume, delle case intagliate come in pietre di luna, io non me ne sorpresi: la maestà del popolo governava”
“È la prima volta che realizziamo un murale dedicato a due sindaci – ha sottolineato il sindaco Nardella – Appartenevano a culture politiche diverse che però sono sempre state, nella storia e nella politica di Firenze, due facce della stessa medaglia. Due culture che hanno fatto di Firenze una città moderna, progressista, attenta ai diritti umani ma anche all’inclusione sociale. L’Isolotto ne è la dimostrazione. Ringrazio il Quartiere e tutti coloro che ci hanno permesso di portare a compimento questa opera e, soprattutto, don Luca e la diocesi: questo murale è stato realizzato sulla facciata dell’immobile collegato alla chiesa dell’Isolotto”.
“Giovani artisti cresciuti nel quartiere – ha sottolineato l’assessore Guccione – hanno regalato al Quartiere 4, e alla città intera, una bella rappresentazione sulle nostre radici. Li ringrazio per questa bella opera insieme agli operatori di strada Q.4 Cepiss per aver organizzato tutto questo”
Mario Fabiani fu il primo sindaco del Dopoguerra. Il 28 novembre 1946 venne proclamato sindaco, il primo votato da un consiglio comunale, eletto a suffragio universale e con sistema proporzionale, dopo il secondo conflitto mondiale, il crollo della dittatura fascista, la nascita della Repubblica e guidò, fino al 1951, una giunta formata dai partiti comunista, socialista e repubblicano.
C’erano ancora le macerie della guerra, a Firenze, il 5 luglio 1951, quando Giorgio La Pira diventò primo cittadino per la Dc, sconfiggendo proprio Mario Fabiani.
Nel 1954 La Pira consegnò i primi mille appartamenti del piano Ina-casa all’Isolotto, facendo nascere un nuovo e gradito pezzo di città. Con edifici di pochi piani, tirati su con materiali tradizionali, non casermoni, tanto verde, strade piccole