Una banda di quattro criminali a volto coperto è entrata in un appartamento del’isolotto vecchio mentre il proprietario dormiva, ma si è svegliato ed è riuscito a far scappare i ladri
Brutta avventura stanotte per A. F., cittadino dell’Isolotto Vecchio, che si è trovato a fronteggiare una banda criminale di quattro soggetti a volto coperto. Uno dei ladri è entrato da una porta finestra dell’abitazione al primo piano arrampicandosi fino al balcone. Ha poi forzato la persiana , rompendo la maniglietta. Una volta dentro ha aperto la porta principale agli altri.
«Dopo aver sentito un rumore, stanotte alle 4, mi sono affacciato nel corridoio e accendendo la luce ho trovato quattro persone con il volto coperto da maschere – ha raccontato A.F., ancora visibilimente scosso – Sono andato loro incontro gridando di andarsene con tutto il fiato che avevo in corpo. Il più grosso mi si è piazzato davanti proteggendo la ritirata agli altri tre. Sono scappati dalla porta principale lasciando tutto aperto. Una volta fuori ho chiamato subito la Polizia che è arrivata in pochi minuti».
«Avevano delle maschere, ma l’unico che sono riuscito a vedere bene era il primo, quello più grosso, che mi si è piantato davanti – continua l’isolottino – Quello che sono riuscito a capire subito è che non erano italiani, ma dell’Est»
Colpisce come i criminali siano entrati in azione in maneira così coordinata e sapendo come comportarsi evidentemente con una tattica che deve essere ben rodata. Non siamo più di fronte a ladruncoli di periferia o drogati che sono a cercare di racimolare qualcosa per mettere insieme i soldi della dose. Evidentemente siamo di fronte una tecnica da banda organizzata, studiata, progettata, provata prima: «È la zona sta diventando pericolosa –denuncia A.F. – Un pò tutta Firenze, ma soprattutto all’Isolotto. Ce lo ha confermato anche la Polizia che ci sono bande dedite ad azioni di questo genere in zona».
«Ho letto anche di altre persone che hanno avuto la stessa esperienza – ha concluso la vittima – Mio padre aveva un negozio e anche li abbiamo subito dei furti. È un peccato vedere il quartiere buttato così alla mercé di questa gente; poi sarà colpa delle leggi, sarà colpa delle persone che non fanno… ma è importante che si sappia, che le persone si tutelino. La cosa triste è che questo messaggio lascerà il tempo che trova, domani entreranno in casa di qualcun altro, consapevoli di essere in un Paese dove tutto è permesso, indisturbati e liberi di agire. Il problema non sono dei disperati sul barcone che tentano la salvezza ma delle leggi che non tutelano il cittadino ma favoriscono la delinquenza».
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