In tanti ricorderanno il grande rogo che sprigionatosi dal tetto del Centro Commerciale di Ponte a Greve il 3 giugno 2021 distruggendo la copertura superiore e alcuni locali all’interno.
Per quell’incendio sono stati rinviati a giudizio i legali rappresentanti delle due ditte incaricate dei lavori, ovvero la Isomec di Parma che si era aggiudicata l’appalto e la Iso Tech di Reggio Emilia che operava in subappalto, e il geometra, direttore del cantiere. Per tutti l’accusa consiste in incendio colposo.
In base alle indagini e alle ricostruzioni successive, coordinate dal pm Christine Von Borries, la guaina impermeabilizzante, che avrebbe dovuto sostituire una copertura metallica, sarebbe stata posta sul sottostante tavolato in legno con l’utilizzo di fiamme libere. Questa azione è stata fatta contrariamente a quanto indicato nelle istruzioni contenute nelle schede istruzioni del prodotto con una faccia autoadesiva da applicare mediante semplice pressione. I tre, secondo l’accusa, avrebbero dato disposizioni ai dipendenti di utilizzare la fiamma, per far aderire meglio la guaina adesiva
Il tetto avrebbe così preso fuoco intorno alle ore 14, quando un operaio, seguendo le istruzioni ricevute, stava usando la fiamma per far aderire una delle guaine. Da lì le fiamme presero poi il sopravvento fino alle varie aree e negozi del centro commerciale.
