Il Quattrino è il più alto riconoscimento all’impegno civico del Quartiere 4. Ecco a chi è andato il Quattrino 2017 e perché.
Lo scorso martedì 19 dicembre 2017 alcune meritevoli persone e associazioni che si sono distinte per il proprio impegno civico sul territorio hanno ricevuto L’onoreficenza il Quattrino. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare Tosca Bucarelli di Villa Vogel ed è stata allietata dalla musica dei LessJazz Quartet.
I premiati con il Quattrino per il 2017 sono stati Alessandro Giachi, responsabile comitato San Quirico in Festa; il Comitato Genitori Montagnola e Legambiente per progetto Piedibus; Maurizio Dolfi della Comunità dell’Isolotto; Giuliano Rossi, curatore Giardino di Alice Ponte a Greve; Paolo Ciappelli, del Comitato genitori del centro diurno per disabili Albero Vivo; Alberta Bigagli, poetessa, alla memoria; Giampaolo Fibbi, alla memoria, storico artigiano orologiaio dell’Isolotto recentemente scomparso.
«Quello che mi hano consegnato martedì non è un riconoscimento a titolo personale, è un riconoscimento al ruolo che la Comunità dell’Isolotto svolge da più di cinquant’anni – ha detto Maurizio Dolfi – La nostra è una presenza storica all’interno del quartiere, costituitasi immediatamente dopo la la costruzione della chiesa e la fondazione della parrocchia in concomitanza con i noti fatti del ’68. La Comunità dell’Isolotto, dopo, ha continuato la propria azione di testimonianza di un cattolicesimo critico, impegnandosi nella promozione di attività sociali e di inziative dal basso all’interno del quartiere. Per conoscere la nostra storia e le nostre attività è possibile visitare il sito comunitaisolotto.org».
«Le cose inaspettate sono quelle che di solito ci lasciano una buona emozione, nessuno si aspettava questo riconoscimento – ha spiegato Paolo Ciappelli – Quello che facciamo, lo facciamo per dare voce ai nostri ragazzi, cerchiamo di dare loro uno luogo dignitoso dove passare le loro giornate: l’Albero Vivo non è un parcheggio per i disabili, ma ha serie di intrattenimenti e attività molto importanti e coinvolgenti per loro. Alcune di queste, come il teatro, vedono i nostri ragazzi in prima fila: hanno fatto spettacoli apprezzatissimi sui palchi del Florida, e una serie di manifestazione in rcollaborazione con la Regione Toscana… Sono veramente un albero vivo, non un albero con fronde appassite! Questo grazie agli operatori e grazie al gruppo dei genitori che sta col fiato sul collo a chi di dovere, perché purtroppo non c’è alcuna sicurezza per il futuro del centro: sei mesi fa il stava per chiudere, ma siamo riusciti mantenerlo attivo. Dobbiamo puntare a dare una situazione stabile a questi ragazzi, l’Albero Vivo è una presenza ventennale sul Quartiere 4 e non vorremo perderla, anzi vorremmo aumentarla. qui diamo voce a persone che non possono averla, cerchiamo di dare loro un futuro certo»
«Quando sono stato contatto non me l’aspettavo – ha raccontato Alessandro, figlio dell’orologiaio giampaolo Fibbi – La sua bottega è sempre stata un posto dove la gente andava non solo per riparare e comprare gli orologi, ma anche per socializzare e condivdere le proprie storie di vita; come succedeva spesso dai vecchi artigiani di prima, ma questa è una logica che purtroppo sta andando perdendosi con l’avvento dei centri commerciali, dove i rapporti sono molto più impersonali. Mio babbo il suo lavoro lo amava da morire, la sua passione ll’ha trasmessa a tante persone. Era molto stimato e conosciuto nel suo lavoro, inoltre era attivo nella locale compagnia teatrale della Fiaba con la quale era felice di fare gli spettacoli, anche di beneficenza. Purtroppo noi figli non porteremo avanti l’attività perché ognuno di noi ha il proprio lavoro. Questo è stato un riconoscimento alla sua memoria, ma anche premio per tutta la famiglia, soprattutto mia mamma che è stata in negozio per tanti anni. Il vero premio però ce l’hanno dato le persone: quando lui è morto molti si fermavano a cheidere di lui, il quartiere intero ha abbracciato la mia famiglia»
«Specifico che il premio l’hanno conferito non personalmente, ma come presidente del comitato organizzatore della Festa di San Quirico – ha dichiarato Alessandro Giachi – Questa festa la facciamo da tre anni, in collaborazione tra la casa del popolo e l’Mcl di San Quirico, così come roganizziamo anche altri eventi di solidarietà. È una festa che mette in strada a mangiare 500 persone e tutto il ricavato viene dato in benefienza. Il primo anno venne dato al fondo Essere; il secondo anno abbiamo installato dei giochi ai giardini di via del Caravaggio insieme a Coop; il terzo anno il ricavato è stato donato all’associazione Nicco Testini, che si occupa di primo soccorso, sviluppandone anche la cultura e installando defribrillatori in strada. In segno di riconoscimento la Nicco Testini ci ha regalato un defibrillatore che, in caso di bisogno, può veramente salvare la vita. Per noi è motivo di grande soddisfazione essere usciti dalla casa del popolo e dall’Mcl e promuovere eventi per tutto il rione; quest’anno poi con il riconoscimento del quartiere è arrivata la più grande sodisfazione. Ma questo premio lo abbiamo dedicato a Gilberto Berti, un membro del nostro comitato che è purtroppo morto lo scorso anno e che è stato un grande motore della festa».
«Dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi perché, nonostante tutto, le nostre comunità sono ricche di partecipazione – ha commentato il presidente Mirko Dormentoni – Il nostro tessuto associativo, in ambito sociale, educativo, culturale, sportivo è forte ed ogni giorno mette in pratica azioni che aiutano a consolidare i nostri valori e a migliorare la nostra società e il nostro territorio. L’impegno nostro e delle nostre comunità non è mai venuto a mancare, ci siamo ogni giorno, ce la mettiamo tutta, cercando sempre di rispondere a tutti senza creare false aspettative o fare inutili promesse. Non a caso, proprio per dare un segno di rispetto all’impegno e alla ricchezza di questo nostro tessuto sociale e associativo, è stato istituito il Quattrino, un riconoscimento del Quartiere 4 all’impegno civico che attribuiamo a cittadini e associazioni che si sono distinte in tal senso».