Giovannini e Somigli: «In toscana gli immobili Erp si riscattano ma …allo stesso prezzo di qualsiasi altro immobile»
La legge regionale n. 5/2014 impone quale criterio di determinazione del prezzo il valore di mercato dell’immobile
Pubblichiamo il comunicato inviatoci da Mauro Giovannini, cittadino residente nelle case popolari dell’Isolotto, e Lorenzo Somigli:
Mauro Giovannini abita a Firenze dal ’49 nello stesso alloggio Erp e a tutt’oggi non è riuscito a diventarne proprietario nonostante gli innumerevoli piani di riscatto che si sono succeduti nella Regione Toscana.
Paradossalmente, nonostante la crisi attraversata dal mercato immobiliare, le condizioni di acquisto peggiori da 70 anni a questa parte sono senz’altro quelle introdotte dalla legge regionale 5 del 2014.
Con tale atto normativo la Regione Toscana ha modificato profondamente l’assetto pluridecennale del sistema dell’edilizia residenziale pubblica, in particolare con il suo art. 9 rubricato “prezzo di alienazione degli immobili assegnati”, con cui si stabilisce, in barba a quanto disposto dalla Legge statale, che gli immobili di edilizia residenziale pubblica, che, si badi, spesso sono edifici fatiscenti e dove la manutenzione pubblica ha sempre latitato, devono essere alienati agli assegnatari al prezzo calcolato in base al valori Omi.
Ammirevolmente, per lui e per i suoi figli che in quella casa sono nati e cresciuti, Giovannini ha deciso di provarci ancora, impugnando di fronte al Tar il piano regionale di cessione del patrimonio di Erp attuativo della legge 5 (la delibera del Consiglio Regionale della Toscana n. 16 del 3.3.2015, pubblicata in data 18.3.2015), e denunciando l’illegittimità costituzionale dell’art. 9 l.r. n. 5/2014.
Per l’ avvocato Pizzimenti che ha promosso la causa difronte al giudice amministrativo l’ art. 9 della l.r. toscana n. 5/2014 è incostituzionale in quanto disciplina un profilo della materia dell’edilizia residenziale pubblica che deve essere ricondotto alla competenza legislativa esclusiva dello stato.
Peraltro, l’incostituzionalità della disposizione dell’art. 9 della l.r. toscana è stato successivamente confermata dalla stessa normativa nazionale sopravvenuta al deposito del ricorso del ricorso al Tar, ovvero dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del 24.2.2015, pubblicato in gazzetta il 20.5.2015, attuativo del d.l. n. 47/2014, convertito nella legge n. 80/2014, recante “misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per l’Expo 2015”, che reintroduce il criterio previsto dalla legge 24 dicembre 1993, n. 560.
L’ultima novità è che, mentre pende l’appello al Consiglio di Stato sulla questione di costituzionalità, alla fine dello scorso mese di novembre, Casa Spa ha inviato la comunicazione preliminare con cui chiede all’assegnatario la manifestazione di interesse all’acquisto dell’alloggio ad un prezzo che l’inquilino ha sottoposto al sindacato di costituzionalità.
A questo punto, essendo di fronte al bivio se comprare ad un prezzo convintamente ritenuto incostituzionale o portare la questione di fronte al giudice ordinario, Giovannini ha optato per quest’ultima strada. Infatti, a partire dal momento in cui si riceve la lettera dal Comune qualsiasi assegnatario può, invece di rinunciare all’acquisto perché non può permettersi di comprare al prezzo di mercato, contestare il prezzo di fronte al Tribunale e perciò l’inquilino Erp ha deciso di promuovere una class action per contestare il criterio del prezzo di mercato e riscattare l’immobile ad un prezzo un po più popolare.
Chiunque sia interessato all’adesione può contattare i promotori all’indirizzo mail acquisto.lrt5@gmail.com oppure chiamare al numero di cellulare 3496303273.