Uno dei campi verdi di tra Ponte a Greve e Sollicciano, di quel parco dell’Oltregreve, che dovrebbe preservare il tessuto e la memoria agricola del nostro quartiere parrebbe venir urbanizzato per far posto a un accampamento di roulotte e carrozzoni. È lo spettro che lancia Fratelli d’Italia, dopo visto che il nuovo piano strutturale individua qui l’area sosta degli operatori degli spettacoli viaggianti: in un campo poco prima del Consorzio di Legnaia.
I giostrai infatti attualmente risiedono al Lotto Zero, sulla sponda opposta della Greve, in quello spicchio di Cavallaccio stretto tra il fiume e il viadotto dell’Indiano; ma il Lotto Zero è previsto come nuovo luogo dell’attuale Luna park delle Cascine.
L’area coltivata per la quale Draghi, Cellai e Masi lanciano l’allarme, sulla sinistra; sul lato destro della greve, invece, l’attuale area di stanziamento dei giostrai al Lotto Zero, dove dovrebbe essere trasferito il Luna park delle Cascine
“Il piano strutturale ed operativo mostra la scelta dell’amministrazione comunale di spostare il Luna park dal Piazzale del Re alle Cascine al Lotto Zero, attualmente occupato dalle roulotte dei giostrai – dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, il consigliere Jacopo Cellai e il capogruppo al Quartiere 4 Leonardo Masi – Una scelta che ci lascia perplessi, per più di un motivo. Soprattutto a preoccupare è la previsione del passaggio successivo, ovvero di spostare l’insediamento dei giostrai nell’area (attualmente di campi coltivati e facente parte del parco agricolo dell’Oltregreve) compresa tra via Baccio da Montelupo, via di Ugnano e via di Sollicciano. Un’urbanizzazione di cui, ci pare, si sarebbe potuto fare a meno”.
“Si parla di creare un’area attrezzata per lo stanziamento a lungo periodo di chi adesso sta all’Olmatello e al Lotto 0: con roulotte e camper l’appezzamento diventerà un vero e proprio campeggio” aggiungono gli esponenti di Fratelli d’Italia.
“Tutto da dimostrare che le famiglie che portano i bimbi a giocare al luna park abbiano voglia di lasciare il centrale parco delle Cascine per spingersi oltre il ponte all’Indiano, ma fin qui siamo nel campo delle ipotesi. Quel che invece è certo è che un’area attualmente coltivata a verde verrà ‘spianata’, con gli abitanti della zona che si troveranno a convivere con un nuovo insediamento. Siamo scettici su questa operazione della giunta Nardella” concludono Draghi, Cellai e Masi.