Dal 24 al 27 luglio alla Manifattura Tabacchi torna la nuova edizione del Florence Folks Festival, rassegna che unisce alla ricca proposta musicale che spazia tra suoni contemporanei e tradizionali molte iniziative collaterali come i laboratori per bambini o i talk della rassegna Liindi – Librerie Indipendenti – riferisce il Comune – L’ingresso è libero.
Il Festival e organizzato dall’associazione La Scena Muta assieme a Manifattura Tabacchi e supportato dall’Estate Fiorentina 2019 del Comune di Firenze.
“Un festival che unisce la tradizione folk con gli artisti della scena contemporanea – ha sottolineato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi durante la presentazione a Palazzo Vecchio insieme a Riccardo Zammarchi, direttore artistico Florence Folks Festival, e Riccardo Luciani, curatore Made in Manifattura -, un progetto di valore adatto a tutti i gusti, in un luogo come la Manifattura che ben si sposa con i contenuti e che davvero sta diventando sempre più spazio dove far dirompere i linguaggi del contemporaneo”.
Spetterà all’Istituto Italiano di Cumbia aprire il programma musicale del FFF, nella serata di mercoledì 24 luglio: movimento nato da Davide Toffolo, cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti e fumettista, che include diverse formazioni di cumbia, la popolare danza colombiana.
Sarà invece Julihno da Concertina uno dei protagonisti del programma di giovedì 25 luglio, secondo giorno del Festival tutto dedicato alle sonorità delle ex colonie portoghesi, che vede il musicista originario di Capo Verde esibirsi in Italia per la prima volta.
Venerdì 26 luglio arrivano i peruviani Dengue Dengue Dengue!, duo tropical bass nato nel 2010 e formato da Felipe Salmon e Rafael Pereira. Produttori, dj e graphic designer di Lima, Felipe e Rafael esplorano i ritmi del Perù e di altre parti del mondo, ricreandoli elettronicamente e mescolandoli.
Sabato 27 luglio il festival si conclude con tre progetti che riportano la musica popolare italiana al centro della scena. Prima a salire sul palco, l’Orchestrina di Molto Agevole, complesso di musica liscio e da ballo, composta da musicisti di impronta classica (provenienti dal Conservatorio di Cagliari, dall’ Ars Nova Ensemble, dall’European Music Project Ulm) ma anche rock underground (Afterhours, Calibro35, Mariposa, Hobocombo, Baustelle). Segue La Nuova Pippolese, nome che prende spunto dal termine “pippolo”, usato dal popolo fiorentino per chiamare il plettro. Infine, un altro progetto che omaggia la tradizione del liscio: Ghiaccioli e Branzini, nome d’arte di Marco Dalmasso, unisce la contemporaneità della musica elettronica alla tradizione popolare italiana.