Doppietta di mozioni bipartisan oggi, dopo il nostro articolo di denuncia di ieri sera, per chiedere misure a tutela e a sostegno dei circoli culturali e ricreativi che rischiano la chiusura a causa del Dpcm Conte. Il provvedimento ne ha decretato la chiusura dalla sera alla mattina e case del popolo e circoli parrocchiali hanno gridato aiuto a gran voce. Grido che rischiava di passare in silenzio, ma che oggi trova approdo nei palazzi.
Dal centrosinistra la presidente di Commissione servizi sociali a Villa Vogel e neoacquisto di Azione, Ilaria Tesi, ha depositato ieri sera all’ufficio protocollo una mozione per impegnare il «il Presidente del Consiglio di Quartiere 4 ed il Consiglio tutto a farsi promotore – nelle opportune sedi – della richiesta di sostenere economicamente i circoli culturali laddove non fosse possibile, attesa l’attività di somministrazione, consentirne l’apertura dalle ore 05,00 alle ore 18,00 e successivamente per il solo asporto, così come previsto dal Dpcm del 18 ottobre 2020».
Sul fronte del centrodestra, arriva un atto gemello di appello a Regione e Governo da Forza Italia, reso noto poco fa in un comunicato stampa:
Queste le dichiarazioni del Coordinatore Cittadino di Forza Italia Firenze e del Capogruppo in Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai , del Responsabile Enti Locali, Davide Bisconti e del Responsabile Dipartimento Famiglia di Forza Italia Firenze, Daniele Bagnai
“La chiusura improvvisa ed improvvida dei Circoli Acli, Mcl ed Arci e tanti altri diffusi su tutto il territorio regionale e nazionale è stato un errore. Crediamo che sia inevitabile in questa emergenza nazionale prendere decisioni dure ed anche immediate, ma che sia altrettanto giusto fare scelte proporzionate alla vita quotidiana. Perché tenere bar aperti e chiudere i circoli? Perché negare a queste piccole ma importanti realtà la loro esistenza? E’ di tutta evidenza che chiudere adesso per un mese dopo i danni della prima ondata del virus, significherebbe in molti casi chiudere definitivamente. Senza incasso alcuno come sarà possibile per questi circoli attivarsi nuovamente? Molti circoli vivono di affitti di sale noleggiate ad associazioni locali o di iniziative di aggregazione che finanziano la loro vita. Comprendiamo l’esigenza di contenere gli assembramenti, ma riteniamo opportuno ripensare l’attuale Dpcm consentendo a chi riesce a stare aperto nel rispetto di determinati protocolli, di proseguire le proprie attività”.
“I circoli sono da sempre spazi che vanno in aiuto delle comunità locali. Occorre pertanto prevedere a livello nazionale un Protocollo di sicurezza appositamente realizzato per i circoli in modo da consentire loro di esistere sempre. Crediamo che come i negozi o i bar riescono a gestire i flussi dei clienti lo stesso possano fare i circoli. Le regole servirebbero per definire al meglio la gestione di questi e nel caso per punire chi non le rispetta. Così sarebbe da tutti compresa la chiusura, ma bloccare tutto preventivamente non è accettabile. Regione Toscana e Governo si attivino subito. Vediamo che la richiesta che facciamo è condivisa trasversalmente dalle forze politiche, forse è arrivato il momento di agire. Finalmente”
Don Camillo e Peppone, insomma si sono uniti ancora una Volta quando il paese ha avuto bisogno. E speriamo che come nei romanzi di Guareschi, ci sia il lieto fine.
AGGIORNAMENTO: alla richiesta di ristoro per i circoli si unisce anche il presidente di Quartiere 4 Mirko Dormentoni che stamani ha scritto una lettera al Governo chiedendo misure di ristoro per i circoli