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Cascine, Forza Italia chiede il centro di rimpatrio per gli spacciatori

Dopo l'aggressione ai vigili Cellai, Giannelli e Sbal: «identificare chi sta nel nostro territorio e allontanare chi non deve starci o chi commette reati»

 

Continua a insorgere l’opposizione dopo l’aggressione di ieri ai danni di tre vigili da parte di stranieri che facevano assembramento alle Cascine, probabilmente afferenti al giro di pusher che da anni domina il parco. Una situazione annunicata da tempo e neanche il primo episodio, sottolineano dai banchi di Forza Italia. E un centro di espulsione e rimaptrio non è più prorogabile:

“Agli agenti feriti la nostra più sentita solidarietà. È chiaro, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il Parco delle Cascine è una zona franca in mano a spacciatori e immigrati irregolari” affermano Jacopo Cellai, Capogruppo di Forza Italia, Giampaolo Giannelli, vicecoordinatore e responsabile immagine azzurro e Giulio Sbal, responsabile sicurezza. “E la colpa non è solo di politiche di immigrazione sbagliate ma di una riqualificazione mancata”.
“Ancora una volta il Parco delle Cascine diventa teatro di episodi di violenza. Si tratta però solo dell’ultimo in ordine di tempo. Oramai le risse sono diventate una costante del più grande parco cittadino. Ne ricordiamo una, solo per rinfrescare la memoria, nella quale in pieno giorno a ottobre del 2018 si sono fronteggiati due gruppi, albanesi contro africani, con diversi feriti. La riqualificazione del Parco – attaccano Cellai, Giannelli e Sbal – che, a detta dell’ex sindaco Matteo Renzi, avrebbe dovuto restituirlo ai fiorentini e renderlo appetibile per i turisti è rimasta lettera morta. O meglio anziché luogo per fiorentini e turisti è diventato il parco degli spacciatori”.
Forza Italia Firenze ha lanciato nei mesi scorsi una proposta concreta per la sicurezza: il centro di identificazione ed espulsione. “Si tratta di una soluzione concreta per un problema sicurezza che al momento il Pd non riesce a risolvere. Solo così possiamo identificare chi sta nel nostro territorio e allontanare chi non deve starci o chi commette reati” concludono gli esponenti azzurri.

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