Rinasce il Carnevale in quel dell’Isolotto realizzato dal Comitato Genitori con l’aiuto dell‘Istituto comprensivo Montagnola-Gramsci. Un Carnevale che riparte dopo tre anni di stop dovuti alla pandemia e che rinasce come un giglio bianco simbolo di rinascita nella sua Firenze. Il Carnevale dei bambini della Montagnola che quest’anno ospita il Paese delle Meraviglie scoperto da Alice. Un trasloco minuzioso e laborioso dell’effimero paese descritto nella fiaba che ha impegnato per mesi i genitori del comitato, bravi a realizzare un capolavoro di meraviglia assoluta. La stessa meraviglia che si riscontra negli occhi dei più piccoli, nei loro sguardi incantati passando in mezzo alle splendide coreografie create lungo il viale dei bambini all’Isolotto, perfette nel ricomporre quel fantastico paese. Occhi stupiti, sguardi increduli e stupore di bambini e adulti nell’incontrare il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, lo Stregatto, la Regina di Cuori, le carte animate e tutti i personaggi della fiaba in un paese quello delle meraviglie che diventa per un giorno il cuore della fantasia della nostra città.
Chissà se Lewis Carrol creatore del romanzo poi ripreso da Walt Disney per il suo lungometraggio animato avrebbe o avrebbero mai pensato di traslocare il Paese delle Meraviglie nella piccola grande area del Quartiere 4 di Firenze? Forse si se lo saranno immaginato, ma più semplicemente avranno immaginato un mondo in cui Carnevale, fantasia e fiaba si fondono insieme generando la più esplosiva delle meraviglie, quella dello sguardo di ogni bambino. Viene difficile pensare in questo periodo travagliato per il nostro mondo che ancora si possa pensare alla guerra e alla distruzione del genere umano, che sia così difficile immaginarsi fratelli tutti, anche se solo per un attimo, forse sarebbe necessario davvero traslocare stavolta tutti insieme, coi nostri soli pensieri di adulti, per un solo istante nel paese delle meraviglie, senza la paura di dover tornare bambini. La vita alla fine è un Carnevale e come tale forse andrebbe presa davvero al contrario per poter creare finalmente un mondo nuovo fatto di meraviglia in ogni sguardo, restando tutti bambini. Crescere in fretta e diventare grandi per forza il prima possibile dimenticando la nostra infanzia e non restare bambini non porta niente a nessuno e quello sguardo stupito, meravigliato, dovrebbe rimanere per sempre nei nostri occhi.
Adesso finalmente il Carnevale dei bambini è tornato e l’auspicio è che la tradizione non si arresti più e non finisca mai in un cuore quello del nostro quartiere che batte da sempre per la pace, la solidarietà e l’inclusione di ognuno di noi.
Nicola Biagi