Una lettera per chiedere di risolvere positivamente e con la massima urgenza la questione del distretto sanitario di Santa Rosa. È quanto chiedono Il Comitato Libertà Toscana (declinato sula piazza fiorentina con Libera Firenze) insieme al vicino comitato di quartiere Cittadini di Monticelli-Soffiano-Legnaia, in una mail aperta alla stampa, indirizzata alla Regione Toscana, alla Città Metropolitana, al Comune di Firenze, ai Quartieri 1, 3 e 4 i comitati dell’Oltrarno, di Monticelli, di Soffiano, di Legnaia, dell’Isolotto e in generale a tutte le forze politiche e sociali di Firenze.
Dal 2015 al 2017, i cittadini hanno lottato perché il distretto sanitario di Santa Rosa, punto di riferimento per gli abitanti dei Quartieri 1,3, e 4, potesse essere ristrutturato e lasciato attivo, con tutti i servizi sanitari funzionanti, per i circa 400 utenti che ogni giorno ne necessitano. Dopo tanti annunci e provvedimenti contraddittori (della Regione Toscana in particolare, che ne è la proprietaria), siamo riusciti a fare si che l’immobile stesso rimanesse aperto come distretto sanitario. Nel 2017 ci era stata promessa anche una adeguata ristrutturazione. Ad oggi, purtroppo, dopo altri due anni, tutto è rimasto fermo, nel silenzio delle istituzioni. Dobbiamo aggiungere che, soprattutto nell’anno “elettorale” comunale del 2019, in troppi, nei partiti, nei sindacati, nella società civile fiorentina, sono stati piuttosto assenti, forse nel timore di disturbare la trionfale rielezione della giunta Nardella. Noi, però, non ci siamo dimenticati delle promesse e non rimaniamo a guardare. Comune e Regione devono trovare subito soluzioni adeguate e mostrare la loro determinazione a mantenere le promesse. Ricordiamo che nell’intera struttura, fra i tanti problemi, c’è ancora amianto. Si deve far partire subito lavori di risanamento e restauro. Lo esigiamo, nel quadro della nostra lotta per la sanità di prossimità, per il bene dei rioni, per la salute dei cittadini. Non ci si venga a dire che esistono problemi di fondi, visto che abbiamo visto partire lavori costosi per nuovi uffici di assessorato e per centralizzare ulteriormente la sanità (oltre che per altre opere faraoniche e discutibili). Prima che parta la prossima campagna elettorale, quella per le regionali, in cui probabilmente si cercherà, ancora una volta, di ridurci al silenzio, mostrateci di voler fare qualcosa, finalmente.