Una donna peruviana è stata picchiata a colpi di thermos sulla nuca dal compagno davanti alle bambine, era l’ennesima agressioneche subiva dal connazionale.
Le figlie costrette a dormire senza nemmeno i materassi. Salvate dai carabinieri
Tragico fato, quasi amaro scherzo geografico del quartiere. Un nuovo caso di violenza domestica che si protraeva da tempo è stato scoperto domenica dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze. Appena un mese fa scrivevamo su queste colonne del 46enne marocchino arrestato per ripetuti maltrattamenti e violenze alla compagna, di fronte alla bambina 13enne che aveva chiesto aiuto ai Carabinieri. Storie di cui non vorremmo scrivere mai. E invece il copione si ripete. Ancora in via Canova, ancora un uomo, stavolta un 35enne peruviano, che picchia la propria donna di fronte ai figli bambini.
I carabinieri sono intervenuti a seguito di una telefonata, quando la donna, una 42enne peruviana, ha trovato la forza di chiamare il 112 e chiedere aiuto, a fornte di quell’ennesima aggressione subita dal convivente. Una violenza in casa sua, nella casa che dovrebbe essere rifugio sicuro, al fianco di chi ti ama. E invece è il tuo orco. Amara ironia della sorte, tutto è accaduto proprio nel giorno in cui a poche centinaia di metri, all’Argingrosso, si teneva Corri per Michela, la gara podistica in ricordo di Michela Noli, per reperire i fondi per le campagne di sensibilizzazione sulla violenza sulle donne.
I militari sono accorsi in via Canova e si sono precipitati nell’appartamento. Lei, raccontano, era ancora scossa e dolorante, e riferiva di essere stata poco prima aggredita verbalmente e fisicamente dal compagno alla presenza delle due figlie minori. L’uomo, regolare sul territorio nazionale, con vari precedenti penali e conviveva con la donna da circa sette anni. Una storia di violenza e alcool come troppo spesso se ne sentono. Alcolizzato, ogni volta che beveva si alterava e faceva violenza su di lei. Stavolta l’aggressione era finita con forti colpi sulla nuca, dati con un thermos che l’uomo aveva impugnato per picchiarla.
I carabinieri hanno subito chiamato il 118, il cui personale sanitario ha socccorso la vittima e da una prima visita, ha subito riscontrato un trauma contusivo della colonna cervicale, causato dai colpi di thermos; così l’hanno trasportata a Torregalli.
Pensare che solo pochi giorni fa la donna aveva trovato il coraggio di denunciare quel compagno orco. Un comportamento violento che andava avanti da anni, ma che lei non aveva trovato il coraggio di denunciare prima. Troppa la paura da mamma di avere ritorsioni sule due figlie, su cui già si accaniva il sadismo del compagno, costrette a vivere all’interno di una stanza priva di letto e materasso per dormire.
Ma adesso l’incubo è finito. Quell’uomo, se uomo si può definire chi tratta così una donna e delle bambine, è stato dichiarato in stato di arresto per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della compagna e tradotto in un’altra abitazione in regime di arresti domiciliari.