Palagi: «Diminuire la popolazione carceraria e mettere in discussione un sistema che reprime o rimuove tutto ciò che è povertà»
Lensi: «Appello alla Regione per vaccino anti influenzale ai 3.247 ristretti nei 16 istituti penitenziari regionali»
Don Russo: «Manca una prevenzione che dovrebbe partire in città, affrontando le sacche di povertà e il degrado a cui assistiamo sul territorio fuori dal carcere»
Venerdì Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune ha visitato assieme al presidente dell’associazione Progetto Firenze, Massimo Lensi il carcere di Sollicciano, a seguito dell’autorizzazione concessa dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Con loro anche il cappellano penitenziario, don Vincenzo Russo. Dopo alla direzione dell’istituto e alla polizia penitenziaria per la visita e al Garante regionale per essersi unito all’iniziativa, hanno riferito una situazione preoccupante, più che mai in emergenza Covid-19.
“Ad agosto dello scorso anno il sindaco di Firenze ha proposto di costruire un carcere più grande, abbattendo Sollicciano – ha dichiarato Dmitrij Palagi – Ipotesi che avevamo considerato sbagliata dall’inizio. In Consiglio comunale era stata approvata la nostra richiesta di una seduta dedicata alla detenzione e al sistema penale. Purtroppo poco è avvenuto in questi mesi, nonostante l’impegno del Presidente del Consiglio e di alcuni consiglieri della maggioranza. Quello che devono fare, la politica e le istituzioni, è diminuire la popolazione carceraria e mettere in discussione un sistema che reprime o rimuove tutto ciò che è povertà, rendendo gli istituti penali delle ‘discariche’” .
“Nell’istituto fiorentino, le misure di contenimento al contagio sembrano, al momento, adeguate – ha commentato il presidente dell’associazione Progetto Firenze, Massimo Lensi – Tre sezioni sono state organizzate in reparti di isolamento preventivo, con celle singole, per i nuovi giunti. I posti letto sono 41 al maschile e 3 al femminile. Inoltre, è stato creato un reparto Covid con 4 posti letto, all’interno del quale è attualmente ricoverato un positivo. Lancio un pressante appello alla Regione Toscana affinché inserisca nella categorie a rischio per il vaccino anti influenzale i 3.247 ristretti nei 16 istituti penitenziari regionali”.
“La struttura di Sollicciano non aiuta qualsiasi tipo di procedura si voglia immaginare – ha detto don Vincenzo Russo – Chiediamo un intervento al Ministero. Negli anni le cose sono peggiorate, offendendo le persone che sono all’interno. Viene negato il diritto di effettuare percorsi diversi da quelli attuali, che guardino anche all’elemento educativo. Manca una prevenzione che dovrebbe partire in città, affrontando le sacche di povertà e il degrado a cui assistiamo sul territorio fuori dal carcere”.