I Templari e il Santo Sepolcro a Bellosguardo: leggende, controversie e realtà
Il mistero della chiesa dei Santi Vito e Modesto a Bellosguardo
Forse non tutti sanno che una zona bellissima e ricca di verde del Quartiere 4 racchiude antiche memorie di tempi lontani. Sono queste a riportare alla mente leggende sulle cui basi è stata scritta la storia come la conosciamo oggi.
Parliamo della collina di Bellosguardo, a due passi da Monticelli, Legnaia e dal centro storico di Firenze, e indicata dagli storici come un’antica proprietà dei Cavalieri Templari, esattamente coloro che costituivano il celebre ordine cavalleresco religioso dei Gerosolimitani costituitosi in Terra Santa a seguito alla Prima Crociata del 1096. A loro sono legati molti misteri e segreti, come quelli riguardanti tesori e reliquie sacre come il Santo Graal e l’Arca dell’Alleanza di cui sarebbero stati gli unici custodi.
Un’illustrazione raffigurante i Cavalieri Templari.
I celebri Cavalieri del Tempio erano presenti in tutta Italia e, secondo alcune fonti, anche a Firenze. La storia racconta che ebbero importanti contatti con i banchieri fiorentini, arrivando a costituire il più avanzato sistema economico dell’epoca e a consolidare anche in Toscana la tradizione del Santo Sepolcro. Pare inoltre che esattamente nel capoluogo toscano subirono un drammatico processo che portò poi alla loro dissoluzione definitiva.
I templari possedevano tre “sedi” a Firenze. Una era la chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini in Via Faenza, l’altra la Confraternita di Santa Maria della Croce al Tempio, posta lungo l’attuale e omonimo Lungarno del Tempio, e lo Spedale del Santo Sepolcro, localizzato poco dopo il Ponte Vecchio all’angolo con Borgo San Iacopo. Riguardo a questa ultima struttura c’è da precisare che gli storici siano discordanti nel sostenere a chi appartenesse, poiché vi è anche l’ipotesi che fosse stata proprietà di un altro importante ordine cavalleresco, quello dei Giovanniti, detti anche Ospitalieri o Cavalieri di Malta.
La presenza dei Cavalieri del Tempio sulla riva sinistra dell’Arno si sarebbe così estesa oltre la Porta di San Frediano, comprendendo così una parte di quei terreni collinari che si estendono fino alla zona di Monte Oliveto e, appunto, Bellosguardo. Infatti, secondo alcune cronache, molte delle ville che svettano al giorno d’oggi lungo il colle facevano all’epoca parte dei loro possedimenti. Per questo motivo l’intera collina era chiamata precedentemente San Sepolcro, data la devozione al sacro luogo per il quale avevano combattuto in Terra Santa.
La facciata e il campanile della Chiesa dei Santi Vito e Modesto a Bellosguardo.
La storia vuole che i Templari, nel luogo dove si trova al giorno d’oggi la graziosa chiesetta dei Santi Vito e Modesto a Bellosguardo, avessero eretto un oratorio intitolato anch’esso al Santo Sepolcro. Successivamente, quando tutti i loro possedimenti vennero venduti, la chiesa venne ricostruita e divenne una parrocchia, continuando a chiamarsi Santo Sepolcro a Monticelli o a Bellosguardo. Soltanto nel XVI secolo cambiò titolo in quello dei SS. Vito e Modesto, per poi far parte, in successione, del patronato dei Pitti, dei Marucelli (il loro stemma è tutt’ora presente sulla facciata della chiesa) e dei Buonomini di San Martino. Sembra probabile quindi che il cambio di nome possa essere avvenuto dopo il 1314, ovvero dopo che il Re di Francia Filippo il Bello sciolse definitivamente l’ordine dei Cavalieri Templari per alcune azioni giudicate non moralmente canoniche e per motivi politico-economici.
Lo stemma della Famiglia Marucelli presente sulla facciata della Chiesa dei Santi Vito e Modesto a Bellosguardo.
Come ogni ricostruzione storica che sia tale, occorre confutare anche altre fonti che in parte discordano un po’ riguardo alla presenza di questi Cavalieri sulla collina. Vi sarebbero infatti dei documenti che testimonierebbero l’esistenza nel 1019 di una chiesetta del Santo Sepolcro a Bellosguardo, quindi molti anni prima che venissero fondati gli Ordini Cavallereschi in Terra Santa. Benché con una sua pubblicazione la stessa Parrocchia Di San Vito tenga ad avvalorare questa ipotesi affermando che la struttura originaria non potesse essere stata realizzata dai Cavalieri. Eppure molti storici sostengono che questi siano gli artefici della “costruzione” (probabilmente da intendersi anche come una successiva reidificazione) per poi donare la chiesa in seguito al Vescovo di Firenze.
Resta di fatto che la zona era attraversata da una delle numerose diramazioni della Via Francigena. Questi luoghi erano quindi frequentati da pellegrini, monaci e cavalieri appunto, e la chiesa in questione poteva quindi rappresentare una tappa per chi intraprendeva questo percorso.
La collina di Bellosguardo come appare oggi da Via di San Vito.
In conclusione riepiloghiamo il più brevemente possibile la questione. Alcuni storici famosi e autorevoli, come ad esempio Giampiero Carocci e Bettino Gerini, sostengono con convinzione nei loro scritti la presenza dei Templari su questa zona collinare nei pressi del centro di Firenze. L’incognita sta su chi abbia costruito la chiesa del Santo Sepolcro, dato che vi sono delle discrepanze cronologiche che ancora non sono state chiarite del tutto. A supporto della tesi principale vi è comunque anche la targa descrittiva presente tutt’ora fuori dalla Chiesa, dove viene specificato che “una parte della collina di Bellosguardo apparteneva ai Cavalieri Gerosolimitani che verso la fine del XI secolo vi costruirono una chiesa denominata del Santo Sepolcro”.
Verità o leggenda che sia, sta di fatto che è affascinante sapere che una così bella area del nostro Quartiere appaia così intrisa di storia e ricca di scoperte ancora da dover compiere. Queste caratteristiche portano ad osservare la magnificenza di questa località con un occhio ancora più attento e curioso.
A cura di David Fabbri