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SAS, L’inchiesta che scuote Palazzo Vecchio

Nardella: "Nelle prossime ore dirigente con funzioni ispettive"

L’operazione Free Parking SAS mette a nudo l’esistenza di una “ben radicata e strutturata compagine criminale che operava nel Parcheggio pubblico posto in Piazza Vittorio Veneto”.

19 misure cautelari, 8 custodie cautelari in carcere, 4 arresti domiciliari e 6 interdizioni dai pubblici uffici. Questo il risultato dell’operazione Free Parking SAS. Come emerso, in piazza Vittorio Veneto esisteva un consolidato sistema criminale gestito da una banda che taglieggiava gli automobilisti. La banda si avvaleva della copertura di alcuni funzionari compiacenti della stessa SAS.

“La Polizia Municipale comunica” si apprende da una nota “che questa mattina (13 gennaio, ndr), al termine di una complessa attività investigativa svolta dal Reparto Anticrimine della Polizia Municipale di Firenze e coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, personale della Polizia Municipale di Firenze, ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze, applicativa di 19 misure cautelari personali, tra cui 8 custodie cautelari in carcere 4 arresti domiciliari e 6 interdizioni dai pubblici uffici, nonché ai connessi decreti di perquisizione domiciliare e locale disposti dall’A.G. in 25 immobili situati nel Comune di Firenze e in numerosi altri comuni dell’hinterland fiorentino”.

“I reati contestati sono: associazione per delinquere finalizzata ai reati di truffa ed estorsione per i 10 componenti della banda di Parcheggiatori abusivi operante in Firenze; concorso esterno all’associazione per due controllori della sosta SAS; assenteismo dal lavoro e abuso di ufficio per 9 controllori della sosta SAS; oltre ai reati di truffa aggravata, induzione a dare o promettere utilità, corruzione elettorale, ricettazione e usura contestati a vario titolo ai soggetti destinatari dell’Ordinanza cautelare”.

“L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine, nata grazie a numerose segnalazioni effettuate dai cittadini fiorentini e svolta dal Reparto Anticrimine della Polizia Municipale sotto la direzione della Procura della Repubblica fiorentina, attraverso l’incrocio dei dati risultanti dalle intercettazioni telefoniche, dalle registrazioni video, dall’attività di osservazione, controllo e pedinamento”.

“L’elaborazione di tutte le evidenze investigative ha svelato l’esistenza di una ben radicata e strutturata compagine criminale, che operava in Firenze da numerosi anni, in special modo nel Parcheggio pubblico posto in Piazza Vittorio Veneto (ma con ramificazioni anche in altri parcheggi fiorentini, oltre che, in alcuni casi, a Bologna e a Milano), ove quotidianamente taglieggiavano i malcapitati automobilisti (per la maggior parte turisti, ma anche cittadini fiorentini) costretti a pagare loro anche 40/50 euro al giorno per poter parcheggiare le proprie auto, in alcuni casi con la velata minaccia di possibili futuri danneggiamenti, in altri, raggirandoli circa la liceità di tali pagamenti”.

In Piazza Vittorio Veneto c’era stato un arresto per furti nelle auto.

“Nel corso delle indagini gli inquirenti si sono presto resi conto che la banda, per compiere indisturbata tali attività criminali, si avvaleva del contributo di alcuni Controllori della Sosta compiacenti, dipendenti della SAS spa, che favorivano il sodalizio criminale nella loro veste di incaricati di un pubblico servizio. Lo sviluppo delle indagini hanno fatto emergere, inoltre, come quasi tutti i Controllori della Sosta, dipendenti della SAS Servizi alla Strada Spa, ivi compreso il loro Responsabile che fungeva oltre che da copertura, anche da istigatore, fossero soliti sospendere fraudolentemente la loro attività lavorativa per numerose ore durante la giornata (in alcuni casi addirittura per intere giornate lavorative passate: presso le proprie abitazioni, nei centri commerciali o in pranzi luculliani di gruppo presso vari ristoranti cittadini). Inoltre, sempre i medesimi soggetti, erano soliti sopprimere o comunque annullare illegittimamente, in favore di amici e conoscenti, numerosi verbali al Codice della Strada, da loro stessi elevati durante i controlli. Tali circostanze sono state ripetutamente documentate da immagini video registrate dal personale del Reparto Anticrimine appositamente appostato in osservazione”.

“L’operazione, denominata “Free Parking – SAS & Co.”, ha visto l’impiego di oltre cento Agenti della Polizia Municipale di Firenze, oltre alla collaborazione delle Polizie Municipale dei comuni di Sesto Fiorentino, Prato, Scandicci, Impruneta, Bagno a Ripoli, Lastra a Signa, Pelago”.

L’intervento di Dario Nardella

“Quanto accaduto alla sezione controllo sosta di Sas è gravissimo ed è venuto alla luce grazie ad una precisa volontà dell’amministrazione comunale che ha avviato l’indagine portata avanti dalla polizia municipale e dalla procura” ha dichiarato Dario Nardella, sindaco di Firenze. “Per questo, pur riconoscendo l’ottimo lavoro fatto in questi anni per il risanamento dei conti della Società, conti che adesso sono in ordine, abbiamo chiesto al direttore generale di Sas di valutare un passo indietro ovviamente nei tempi e nei modi necessari a garantire la continuità dei servizi nella prossima fase di transizione. Individueremo” ha aggiunto “nelle prossime ore all’interno dell’amministrazione Comunale uno o più dirigenti che svolgano in Sas funzioni ispettive e di controllo sulla Società partecipata. Infine, in attesa della riorganizzazione completa della società che avviamo immediatamente, il controllo della sosta di superficie verrà assicurato dalla polizia municipale”.

Le reazioni delle opposizioni

“In merito, da ciò che si apprenda dagli organi di stampa, l’indagine sembra molto vasta ed i provvedimenti cautelari, anche basata su ipotesi delittuosi, molto rilevante. La cosa che desta maggior sconcerto è la dimensione, palesemente ampia e alla luce del sole, con cui venivano sistematicamente poste in essere violazioni che sono poi state attenzionate dalla magistratura. Desta particolare allarme la possibile partecipazione di alcuni incaricati di pubblico servizio facente capo ad una società interamente partecipata dal Comune. Pur sostenendo sempre, come principio cardine di civiltà giuridica, la presunzione d’innocenza risulta particolarmente anomalo come non si sia scoperto prima questo modus operandi. Qui non siamo di fronte ad una mela marcia ma, piuttosto, ad un sistema rodato, diffuso, e consolidato nel tempo” sostengono in una nota congiunta Ubaldo Bocci (coordinatore centro destra), Federico Bussolin (capogruppo Lega Salvini Firenze), Jacopo Cellai (capogruppo Forza Italia), Roberto De Blasi (capogruppo Movimento 5 Stelle) e Alessandro Draghi (capogruppo Fratelli d’Italia).

“Pur certi, fino a prova contraria, della buona fede dell’amministrazione si palesa una totale mancanza di controllo sulla gestione della partecipata” aggiungono gli esponenti. “Appare evidente che, per le dimensioni assunte dai fenomeni citati stia, con tutta evidenzia, emergendo una culpa in vigilando e da ultimo, ma non ultimo, si apprende, sempre da fonti di stampa, che tre dei parcheggiatori abusivi, tutti in arresto, sarebbero stati alloggiati all’albergo popolare, a spese del Comune di Firenze. Se questo aspetto fosse confermato ogni commento sarebbe del tutto superfluo”.

“Il Sindaco ha commissariato la SAS Spa. Bene. Ma non basta. Noi abbiamo chiesto che il Consiglio Comunale – in quanto rappresentante della cittadinanza, che in questa vicenda è parte lesa – si faccia promotore di un’azione legale presso la Corte dei Conti, denunciando i vertici della SAS Spa per danno erariale” affermano Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici, consiglieri della Lega e rispettivamente vicepresidente del Consiglio Comunale e presidente della Commissione Controllo. “Al Sindaco chiediamo di venire a spiegare le ragioni che lo hanno portato a commissariare la società partecipata dal Comune, direttamente in Consiglio Comunale o, se preferisce, in Commissione Controllo del Consiglio Comunale. Perché va fatta immediatamente chiarezza sull’intera vicenda, e perché in questa vicenda c’è una precisa responsabilità politica che non può essere elusa”. 

“Ricordiamo che gran parte delle entrate del Comune derivano da multe, che anche i vigilini della SAS Spa erano incaricati di fare. Ricordiamo che molte multe venivano poi annullate, stando alle risultanze dell’indagine, a seconda dell’appartenenza partitica dei soggetti. Ricordiamo che la “mafia dei parcheggi” affermava di godere della protezione e dell’amicizia di persone vicine al sindaco. E ricordiamo infine che il Direttore Generale della SAS Spa ha dichiarato che i controlli erano impossibili. E perché erano impossibili? Insomma, il Sindaco non può cavarsela con un semplice (per quanto doveroso) commissariamento. Ma deve chiarire, chiarire, chiarire! Perché qui siamo di fronte ad una delicata questione dove influenza partitica, cattiva gestione, malaffare e delinquenza si intrecciano in modo inquietante a danno della città”.

 

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Lorenzo Somigli

Giornalista, copywriter, ufficio stampa, social media manager. Innamorato della parola. Mai smettere di comunicare!

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