È stata approvata la mozione con oggetto “rispetto degli impegni per il recupero sociale delle detenute e dei detenuti del carcere di Sollicciano” proposta dai consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dimitrij Palagi
“Il Consiglio comunale ha oggi approvato una mozione sul rispetto degli impegni per il recupero sociale delle detenute e dei detenuti del carcere di Sollicciano. Su queste tematiche – hanno spiegato ieri i consiglieri Spc – abbiamo già avuto modo di confrontarti in aula con l’Amministrazione, con dei question time e delle domande di attualità. Volentieri abbiamo accolto gli emendamenti della maggioranza, che ringraziamo per aver voluto trovare una sintesi importante, data la difficile problematica affrontata. Confermiamo la nostra disponibilità a lavorare insieme sul tema e siamo soddisfatti di aver riportato in Consiglio un tema che troppo spesso finisce sulla stampa in modo ambiguo. Si sono definiti gli ambiti del futuro lavoro. L’emergenza carcere va risolta, non dipende solo da Palazzo Vecchio, ma sicuramente – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – non mancheremo di capire come poter concretamente realizzare quanto auspicato nel testo oggi approvato”.
Ma anche dal Pd arriva un commento sulla mozione approvata, per bocca del capogruppo Nicola Armentano, e consigliere Stefano Di Puccio, impegnato sul tema delle carceri:
“Il tema della situazione delle carceri ci vede come Pd impegnati a ogni livello. Il reinserimento sociale dei detenuti ma anche le condizioni in cui scontano la propria pena nelle strutture cittadini sono tutte questioni che ci stanno a cuore e sulle quali dobbiamo sempre mantenere alta l’attenzione. Un punto cruciale è quello di garantire la salubrità delle carceri, tutelare la salute dei detenuti, lo è anche favorire la presenza di realtà culturali e sportive, sono tutti pezzi di un percorso necessario sia per quanto riguarda la dignità della persona sia al fine proprio del valore rieducativo che sempre deve essere insito nella pena. Lo sport in particolare è veicolo di quell’etica davvero utile per un reinserimento sociale. Riteniamo quindi importante favorire un coordinamento e una cabina di regia tra tutti i soggetti coinvolti nella situazione delle carceri per un continuo monitoraggio delle condizioni interne. Così come alta deve essere l’attenzione per chi opera al suo interno, lavoratori o volontari, che devono essere tutelati e devono poter svolgere il proprio ruolo nelle condizioni migliori”.