Un uomo di orgine straniera è entrato nel Centro equestre fiorentino dell’Argingrosso e ha picchiato due donne e cominciato a lanciare sassi mentre i disabili facevano lezione
Ieri verso le 18,30, al Centro equestre fiorentino, un uomo di origine straniera, forse nordafricana, è entrato nella struttura di via dell’Argingrossso ed ha piccchiato due donne. Il fatto è avvenuto mentre si stava tenendo una lezione: l’uomo è arrivato, in stato di alterazione, dicendo di aver lasciato lì il suo smartphone e che non si trovava più; quindi ha tirato prima un pugno alla mamma di un ragazzo disabile, poi ha fatto del male anche a un’altra mamma che stava arrivando a fermare il delinquente. Tutto davanti a una ragazza in carrozzina, che ha rischiato di rimanere coinvolta nei cazzotti che stavano volando. Sul fatto stanno indagando i Carabinieri.
«Si è avvicinata una persona che cercava il suo cellulare lasciato in carica senza nessuna autorizzazione nel nostro maneggio – racconta la madre di uno dei ragazzi disabili che qui segono le lezioni – Quando non lo ha trovato, ci ha aggredito in maniera molto violenta, una mamma ha preso un cazzotto in faccia ed è stata portata al pronto soccorso in ambulanza per accertamenti, un’altra mamma ha subito una torsione del polso. Era presente anche una ragazza in carrozzina che ha rischiato di essere scaraventata a terra, ma è stata protetta dai suoi genitori. Il ragazzo ci ha scagliato contro anche dei sassi e ha frugato nelle nostre borse cercando il suo cellulare».
Una grave vicenda, ma preannunciata: non sarebbe la prima volta che soggetti pericolosi si introducono nel maneggio. Si tratta di senza fissa dimora, perlopiù stranieri, che vivono nella vicina baraccopoli che è cresciuta intorn al centro equestre dopo che ha ricevuto lo sfratto, i quali entrano indebitamente nella struttura per abusare delle prese di corrente per ricaricaricare il cellulare: «Abbiamo segnalato più volte la presenza di questi soggetti molto pericolosi ai carabinieri, che sono già intervenuti per altre aggressioni e molestie ai frequentatori del centro».
Una situazione quella del Centro Equestre che rischia di cadere nel dimenticatoio, ma su cui dallo scorso autunno i genitori dei ragazzi disabili che qui fanno corsi di ippoterapia chiedono aiuto a gran voce.