Parco di Sollicciano, i cittadini aspettano da trent’anni
Il progetto del parco di Sollicciano è in cantiere dagli anni ’80, ma non è mai stato realizzato
Marco Parenti, residente del rione: «l’area c’è, ma sinora soltanto promesse, nemmeno una panchina per gli anziani e un giardinetto per i bambini. Chiunque sia interessato a collaborare per il parco può contattarmi»
Un annosa questione, quella del parco di Sollicciano e Casellina, che torna puntualmente a ripetersi. Un giardino promesso da trent’anni e mai realizzato. Da una parte i cittadini della zona, che vorrebbero un’area verde con qualche panchina per gli anziani e qualche gioco per i bambini; dall’altra l’immobilismo e le lungaggini burocratiche dell’Amministrazione che ne rimanda da decenni la realizzazione. O forse sarebbe più opportuno dire le Amministrazioni, visto che il rione di Sollicciano si trova al confine tra i Comuni di Firenze e di Scandicci, fatto che come spesso accade rende le cose ben più complicate.
Ma un’area c’è, è stata individuata da tempo, in via Minervini, tra il carcere e l’incrocio con via di Sollicciano. Un’esigenza tanto sentita dai cittadini della zona che già nel ’97 si costituirono nel comitato “Insieme per il parco di Sollicciano e…”
«La promessa di realizzare un parco qui risale agli anni ’80 – spiega Marco Parenti, residente della zona e da anni impegnato nella battaglia per il parco di Sollicciano –. Tutto iniziò con la costruzione del carcere, insieme al quale avevano promesso di ricavare un giardino in quest’area. Un’area che è privata, certo, ma per la quale era già stato dato incarico per l’esproprio. Dissero che il Comune di Firenze ci avrebbe messo l’area, appunto, e quello di Scandicci la manutenzione. Lo spazio c’è, le possibilità di realizzarlo pure, perché nel corso degli anni si sono succeduti vari progetti. Addirittura abbiamo fatto realizzare noi stessi cittadini un possibile progetto a un architetto che abbiamo presentato poi all’Amministrazione. Il parco di Sollicciano, che tanto vogliamo sarebbe quindi realizzabile. Manca forse la volontà. I ragazzini, per stare all’aperto, sono costretti a giocare in strada con tutti i rischi che ne conseguono. Gli anziani che la mattina vogliono prendere un po’ di aria e di sole, si ritrovano a leggere il giornale sui gradini dei portoni. Chiunque volesse interessarsi con noi alla questione può contattarmi al 345 4601258»
In trent’anni i politici dei comuni di Scandicci e Firenze si sono passati il testimone delle illusioni e delle speranze di due generazioni dei residenti di Casellina. Ma almeno due “progetti” a Casellina sono stati portati a termine un carcere, e la dequalificazione ! (Vincenzo Ciccone)