Tra poco saranno varati i patti di collaborazione, che consentiranno a qualsiasi cittadino di gestire e recuperare beni comuni e spazi pubblici
I beni comuni sono beni di tutti, così come gli spazi pubblici. Usufruirne e averne il controllo è un diritto di tutti, così come è un dovere di tutti la responsabilità della sua gestione. Ne hanno coscienza il Quartiere 4 e il Comune di Firenze, che stanno emanando un nuovo regolamento per la gestione dei beni comuni: i patti di collaborazione.
«Il regolamento si applicherà a tutti i settori dell’amministrazione (cultura, sport, scuola, ambiente, urbanistica, servizi sociali) e con la sua adozione permetterà di superare il regime della ‘convenzione‘, che presuppone una separazione gerarchica tra amministrazione da una parte e cittadino dall’altra, per entrare in una nuova dimensione: il ‘patto col cittadino‘ – si legge sul sito del Comune – La gestione, valorizzazione o risanamento di un bene comune della città (un giardino pubblico ad esempio, ma anche immobili e altri spazi pubblici) potrà essere proposta direttamente dai cittadini, anche da un singolo cittadino, oltre ad associazioni o comitati, oppure sollecitata dall’amministrazione attraverso appositi bandi. I processi burocratici saranno estremamente semplificati e i Quartieri rivestiranno in questo un ruolo di primo piano, proprio in virtù della loro insostituibile peculiarità di istituzioni vicine al territorio e ai cittadini. Il personale del Comune seguirà un apposito percorso formativo per acquisire le nuove procedure. L’esame nelle commissioni consiliari della bozza di regolamento proseguirà fino al 15 giugno, con l’obiettivo di portarne la versione definitiva all’approvazione del consiglio comunale entro luglio».
«È uno strumento importante che permetterà di sviluppare ulteriormente la collaborazione fattiva tra cittadini e amministrazione comunale nella cura degli spazi pubblici –afferma il presidente Mirko Dormentoni– Il Quartiere 4 è già in prima fila nella raccolta delle istanze di partecipazione, ma i ‘patti di collaborazione’ costituiscono in questo senso un importante potenziamento».