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Aggressione ragazzini Villa Vogel, indagati cinque aggressori

Sono minorenni che sono stati ripresi dalle telecamere durante il pestaggio del 23 maggio. I Carabinieri hanno perquisito le loro abitazioni e sequestrato i cellulari alla ricerca di elementi utili. Possibile aggravante di odio razziale.

Ci sono cinque indagati per l’aggressione che la sera dello scorso 23 maggio si consumò al parco di Villa Vogel, quando due ragazzini peruviani furono circondati da otto coetanei e furono selvaggiamente picchiati a calci, pugni e colpi di cintura. Si tratta di cinque minori, quelli avrebbero effettivamente partecipato all’atto violento se i fatti venissero accertati, che venerdì sono stati perquisiti nelle loro abitazioni per l’ipotesi di reato di lesioni personali in concorso, aggravata da un possibile movente di odio razziale.

I cinque sono stati individuati tramite le indagini svolte dalla stazione dei Carabinieri di Legnaia, mediante visione e analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza comunali. In seguito, è stato emesso dalla Procura della Repubblica per i Minorenni il decreto di perquisizione, cui i Carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno, hanno dato esecuzione venerdì.

Il procuratore della Repubblica Antonio Sangermano, titolare delle indagini, ha disposto le perquisizioni per permette la ricerca di elementi utili: tra questi, in particolare, si spera di trovare  dettagli nei cellulari dei cinque ragazzini che si suppone essere gli aggressori: perciò i loro smartphone sono stati sequestrati,.

Il quinquetto attualmente si trova indagato in attesa di verificare le loro effettive responsabilità, ma non sottoposto a misure cautelari. Se le responsabilità venissero accertate, potrebbe essere contestato il delitto di lesioni personali in concorso, aggravate dall’avere agito per motivi di odio razziale e in gruppo.

Tuttavia quello dell’odio razziale a ora non è accertato possa essere il movente alla base del tutto, quanto piuttosto un’aggravante intercorsa durante il pestaggio, quando i due adolescenti stranieri, oltre a venire picchiati, sarebbero stati additati con epiteti a sfondo razziale.

Le due vittime, quella sera, erano accompagnate da due coetanee anch’esse straniere e una delle ipotesi, tutta da accertare, che emerse all’indomani dei fatti quando ci recammo a raccogliere testimonianze nel quartiere, è che la scintilla iniziale che fece scoccare la violenza fosse dettata da gelosie di stampo amoroso.

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