Altri due sono stati beccati dai Carabinieri: sono due ragazzini che si divertivano a rubare nelle macchine parcheggiate. Quelli dei furti in auto è diventata una cancrena in tutto il nostro Oltrarno, da San Frediano a Legnaia, dal Pignone a Monticelli.
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Le indagini a volte vanno avanti, spesso no. Gli arresti e le denunce fioccano, ma quella di rubare per poche cose, o anche per niente, solo spaccare il finestrino per vedere se per puro caso ci fosse qualcosa di interessante, pare diventata l’ultima moda della giungla urbana. Dove ad agire, il più delle volte sono disgraziati che vivono ai margini, che non hanno niente da perdere, tossicodipendenti, senza fissa dimora, qualche volta e sempre più spesso poi sono anche ragazzini sull’onda dei dettami violenti della trap, che vorrebbero scimmiottare le baby gang del Bronx, e sui vivono la loro avventurosa periferia newyorkese all’ombra del cupolone e ai vapori del lampredotto.
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Poi ogni tanto qualcuno finisce in manette e frigna, o forse neppure ha l’umanità di frignare. Stamani i Carabinieri hanno arrestato due ragazzetti, 16 e 17 anni, con già un bel curriculum di precedenti penali. I due adolescenti sono ritenuti responsabili dagli inquirenti di aver partecipato a diversi furti in macchina su automobili parcheggiate nella zona di Santo Spirito e del Pignone, e in particolare su quelle in sosta all’interno del “Parcheggio Oltrarno”, il 10, 21 e 28 novembre, 2 e 10 dicembre e infine 8 e 12 gennaio.
E a volte non sarebbero neppure stati soli: avrebbero anche avuto altri complici con loro. Infatti altri quattro sospettati, maggiorenni, sono indagati dai militari dell’Arma per gli stessi reati e in queste ore hanno visto i Carabinieri comparire nelle loro casa alla ricerca di refurtiva rubata.
Grazie alle riprese delle telecamere e alle indagini condotte da Polizia Municipale di Firenze e Polizia Ferroviaria, si è arrivati a identificare i ladruncoli. Identificazione a cui è conseguito il mandato di arresto emesso dal Procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Firenze, Antonio Sangermano, titolare delle indagini. I due giovani hanno dovuto fare poca strada rispetto al luogo dei loro furti: sono stati portati sulla sponda opposta dell’Arno, al carcere minorile Meucci di via della Scala.