Legnaia, centro di Sollicciano al nuovo Consorzio, lo stabilisce il Tar
Respinto il ricorso presentato dalla Cooperativa produzione lavoro Parco dell'Oltregreve costituita da un gruppo di ex lavoratori per provare un'operazione di workers buyout. La soddisfazione del nuovo gruppo costituito da Mati, FloraToscana e Viridea: "Questa sentenza dà certezze inoppugnabili e gratifica l'impegno dei colleghi che si sono adoprati per il rilancio"
La nuova società consortile di Legnaia si aggiudica definitivamente il centro agricommerciale e gli spazi di Sollicciano della ex Cooperativa di Legnaia. Lo ha stabilito una sentenza del Tar su un ricorso presentato dalla Cooperativa produzione lavoro Parco dell’Oltregreve che fu costituita un anno fa da 21 dipendenti della Cooperativa di Legnaia a un anno dalla proclamazione della crisi e imminente liquidazione, contro il consorzio formato da Gruppo Mati 1909, Viridea e FloraToscana, il detentore del marchio che ha fatto riaprire Legnaia, per l’aggiudicazione della proprietà. Stando agli annunci dati ai tempi alla stampa sembrava che l’impresa rigenerata costituita dagli ex lavoratori per quella che con gli anglicismi dell’economia si chiama workers buyout, fosse ormai destinata a diventare l’erede della Cooperativa di Legnaia; questa primavera invece l’annuncio dell’acquisizione da parte del consorzio formato dalle tre aziende e l’uscita di scena della cooperativa Parco d’OltreGreve di cui non arriva più alcuna comunicazione.
Venerdì sera, invece il comunicato diffuso dalla nuova società consortile che rende nota la vicenda:
“Il consiglio di amministrazione della società consortile Legnaia esprime grande soddisfazione per il contenuto della sentenza pubblicata in data odierna dal Tar della Toscana sulla piena legittimità dell’aggiudicazione del ramo di azienda di Sollicciano”.
“Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia e nell’esito positivo di questa vicenda – commenta il cda di Legnaia – nella consapevolezza di aver sempre agito in modo trasparente e nel pieno rispetto delle regole. Siamo felici per le decine di lavoratori e le loro famiglie che hanno vissuto sulla loro pelle le incertezze della cassa integrazione e del futuro e hanno creduto nel nostro progetto. Ma anche per i clienti e i fornitori che hanno fatto le spese di questa situazione di difficoltà”.
“Questa sentenza – continua il cda di Legnaia – dà a tutti certezze inoppugnabili e gratifica l’impegno anche di tutti i colleghi delle nostre aziende che in questi mesi si sono adoperati per rinnovare e rilanciare il punto vendita di Sollicciano. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicino, istituzioni locali, associazioni di categoria e gli avvocati Francesco Santarcangelo e Francesca Santoro del Foro di Firenze per l’ottimo lavoro svolto. Siamo felici anche perché la sentenza ha riconosciuto la piena correttezza del lavoro svolto dal commissario liquidatore, Caterina Rossi, che in questi mesi ha gestito con passione, competenza e umanità la fase di liquidazione nei rapporti con i dipendenti, i clienti e i fornitori garantendo la difesa dell’identità di Legnaia. Ora possiamo costruire con serenità un futuro basato sull’ammodernamento delle strutture e sulla sostenibilità. Legnaia è sempre stato, e ora lo sarà sempre di più, il cuore verde di Firenze”.