Dopo gli episodi di domenica, ieri nel tardo pomeriggio, poco prima delle 19, si è verificata un nuovo episodio di violenza tra adolescenti in viale dei Bambini all’Isolotto. Incuranti delle famiglie nel parco, a quell’ora alcuni ragazzi se le sarebbero date di santa ragione, provocando panico e fuggi fuggi tra mamme e bambini. I presenti sarebbero stati una ventina di ragazzi, ma quelli che si sarebbero effettivamente picchiati sarebbero quattro ragazzi: in particolare due o tre che si sarebbero accaniti picchiando un giovane, mentre gli altri urlavano di smettere il litigio e si offendevano verbalmente tra opposte fazioni.
«Ho visto dalla finestra di casa un ragazzo in terra che veniva picchiato da due, tre ragazzi e altri quindici, venti ragazzi assistevano alla scena tutti molto agitati – testimonia una vicina – Non ho capito da cosa fosse scaturita la rissa. Non so se fossero ragazzi di gruppi diversi o dello stesso gruppo. Sicuramente però molti di loro sono “i soliti” che fanno danni in zona Isolotto vecchio. Indomabili, vandali, violenti. Ho chiamato la Polizia, che è intervenuta però dopo venti minuti, quando tutto era finito e i ragazzi si erano ormai dispersi. Sono anni che questi ragazzi sono noti, passano anche gli educatori di strada ma finora non è stato sortito un grande effetto, rimangono ragazzi difficili, perché provengono da famiglie difficili e si creano situazioni di paura nel vicinato. Ci sono stati episodi simili a qualsiasi ora del giorno e della notte e la cosa mi turba molto perché non è normale che questa zona si trasformi in un far west. Sono molto turbata, oltre che per i ragazzi stessi, per quello che potrebbe succedere a mamme, bambini e nonni che qui ogni giorno passeggiano».
«Erano una trentina, direi tra i 15 e i 18 anni, alcuni anche più grandi – spiega un babbo di zona – Stavano litigando furiosamente, nel tratto in prossimità delle baracche verdi, c’erano ragazzi caduti in terra. Uno di loro aveva un ematoma sul viso. I bambini si sono spaventati e le mamme presenti si sono allontanate, hanno portato via i piccini. Lì ci sono due telecamere, una che guarda verso la Montagnola e una che guarda verso piazza dell’Isolotto, spero che siano utili per ricostruire le dinamiche e capire che è successo. La situazione mi preoccupa perché non è la prima volta che accadono episodi simili e ho un figlio che sta entrando nell’adolescenza: gli stiamo concedendo le sue prime uscite in bicicletta nell’area ciclopedonale di viale dei Bambini e piazza dell’Isolotto. Non vorrei mai che finisse vittima di questi sbandati o che si unisse a loro. Credo che potrebbe essere opportuno organizzarsi con altri genitori di zona per vigilare con discrezione, lasciando ai ragazzi la loro autonomia ma tenendo sempre sotto controllo chi frequentano e chi arriva».
«Mio figlio era presente ed è andato via quando ha visto che la situazione stava diventando pericolosa, giustamente, come gli abbiamo insegnato – racconta una mamma – Questa compagnia è arrivata in tempi recenti, prendendo in giro e minacciando, all’inizio bonariamente. Poi in maniera sempre più pesante. Se la prendono con uno in particolare per una scaramuccia pregressa. Ogni volta che lo vedono, gli corrono dietro e lo provocano. L’idea che ci siamo fatti noi genitori, è che questi stiano tastando il terreno, per vedere se uno resiste o se c’è terreno fertile. Pare che abbiano chiesto anche dei soldi, ma su questo i ragazzi non sono stati chiari. Noi genitori abbiamo detto ai figli che, quando vedono arrivare questa compagnia devono andare via e di non ingaggiare assolutamente risse, di cercare di evitare di incontrarli. Crediamo che si tratti della stessa gang che due anni fa terrorizzava i ragazzini ai giardini della Biblioteca (e che smosse un caso politico tra manifestazioni di protesta di chi imputava le cause a problemi di integrazione e contromanifestazioni di solidarietà chi le imputava a problemi di giustizia sociale, ndr). Alcuni di loro sono provenienti da famiglie di origine rom con situazioni problematiche, perché li conosciamo in zona. Altri italiani, altri non sappiamo. Tra loro ci sono giovanissimi, anche di 13 anni, i più sono più grandi».
«Non possiamo sapere quanto siano pericolosi – continua la signora – Non sono semplicemente bulli. Bulli sono coloro che possono ingaggiare un litigio, una lotta, od offendere. Questi sono qualcosa di più grave ancora: si comportano come una piccola gang criminale. Oggi fanno così, domani cosa faranno? Tra loro ci sono ragazzi che alle spalle non hanno nessuno, o peggio hanno chi li appoggia in questi comportamenti? Invito i genitori a passare di lì, a vigilare e a segnalare se si vede qualcosa di strano. Non è giusto non fare uscire i propri figli, perché non esiste che ci facciamo colonizzare dai delinquenti, di qualunque nazionalità siano. Lo spazio è di tutti e ce n’è per tutti e nessuno deve prendere il sopravvento. Io sono decisa a uscire di casa con tranquillità e a far uscire i miei figli in sicurezza. Ovviamente con una costante e vigile attenzione, uscire in gruppo e mai da soli, non prestarsi a provocazioni e se ci sono situazioni di tensione, andare via».
L’impegno delle associazioni
Nel frattempo da alcune realtà del territorio arrivano proposte per educare e sensibilizzare i giovani.
«Ci facciamo promotori per fare dei corsi di educazione attraverso lo sport, in accordo con i genitori e con le Istituzioni – afferma Roberta dell’Accademia sportiva Centurion di Mario Puccioni – Palestra e arti marziali sono formative a tutte le età, e a maggior ragione nella delicata età dell’adolescenza, insegnano valori come rispetto e misura. Il forte resta forte e canalizza la sua forza in uno sport positivo, impara a mettersi in relazione con il debole; il debole diventa forte e impara a non farsi sopraffare».
«Da un anno a questa parte, ci stiamo impegnando nelle scuole con progetti di sensibilizzazione civica verso i giovani, proprio per evitare di leggere queste notizie – è invece l’appello della Duccio Dini Onlus su Facebook – Sappiamo benissimo che la strada è lunga e tortuosa ma siamo fermamente convinti che l’educazione civica sia una materia molto importante da sorseggiare fin da piccoli per raccoglierne i frutti da grandi, come il latte materno… Sarebbe bello riuscire a creare un tavolo di idee e proposte costruttive in modo da poter tirare fuori delle iniziative da inserire nei nostri progetti di sensibilizzazione civica».
Sono entrato da poco a far parte del Team Centurion del Maestro Mario Puccioni e posso dire di aver trovato un ambiente fantastico pieno di persone positive.
Sicuramente in zona rappresenta un’alternativa valida per grandi e piccoli che vogliono si vogliono avvicinare ad un mondo ricco di valori perduti.
AL CENTURION NON ESISTE ALTRO CHE DIVERTIMENTO SPENSIERATEZZA E SOCIALIZZAZIONE IN UN AMBIENTE SANO E PULITO. PROVARE PER CREDERE. PORTA I VOSTRI FIGLI E PERCHÉ NO, PURE VOI GENITORI, VENITE A SCOPRIRE QUESTO MONDO
Sono parte del team Centurion ormai da 5 anni. Un luogo dove l’arte marziale viene insegnata a 360 gradi.
Io stesso mi sono trovato in situazioni pericolose e posso affermare che è stato grazie agli insegnamenti ricevuti qua che sono riuscito ad uscirne nel migliore dei modi. Sapersi difendere è più che mai importante al giorno d’oggi; ci rende persone più sicure di sé, ci rafforza psicologicamente e fisicamente.
Mandate i vostri figli al centurion , sapranno come comportarsi di conseguenza. Viviamo tempi difficili e i giovani senza una giusta guida sono persi.