Per affrontare la drammatica situazione del parco delle Cascine, all’indomani dell’aggressione dell’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti, ma in mano alla malavita dello spaccio e della violenza ormai da anni, il vice presidente del consiglio comunale e consigliere in quota Lega Emanuele Cocollini propone un Consiglio sulle Cascine e alle Cascine. Lo ha fatto inviando stamani una lettera al presidente del Consiglio comunale Luca Milani e, per conoscenza, al sindaco Dario Nardella.
Un Consiglio comunale straordinario per affrontare la situazione del Parco delle Cascine, «luogo che appare ormai sempre più degradato ed in mano all’illegalità. Il Consiglio si potrebbe svolgere simbolicamente proprio all’interno del Parco», ha spiegato il vicepresidente:
Caro Presidente,
sono con la presente a chiederle la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per affrontare tutti insieme la drammatica situazione delle Cascine, ormai al limite dell’impraticabilità.
La brutale aggressione a Vittorio Brumotti, inviato di “Striscia la Notizia”, è l’ultimo episodio di una serie gravissima di violenze avvenute in quello che dovrebbe essere il Parco di Firenze.
La verità è che le Cascine sono ormai diventate un territorio sotto totale controllo della malavita. Il che è intollerabile. Qui ne va della sicurezza dei cittadini e dell’immagine della nostra città. Due aspetti fondamentali anche per il rilancio economico di Firenze.
Non è più tempo di sottovalutazione dei fenomeni delinquenziali, né è tempo di chiacchiere inutili. C’è bisogno di scelte chiare e precise. Ma ora c’è bisogno di dare anche un segnale simbolico di riappropriazione, da parte dell’Amministrazione Comunale, di uno spazio pubblico che non può essere lasciato in mano alla delinquenza. Sono perciò a chiederle che questo Consiglio Comunale straordinario si tenga proprio alle Cascine, dove perlomeno non vi sono problemi di distanziamento. Così come le chiedo di invitare a partecipare al Consiglio Comunale straordinario il Questore ed il Prefetto, cui incombe la responsabilità istituzionale dell’ordine pubblico in città.