Un’annosa questione, quella dei tratti collinari di via di Monte Oliveto e via di San Vito che sono impervi, di difficile transito eppure spesso erroneamente suggeriti dai navigatori satellitari come scorciatoie. Un bel problema, oggi che tra Google Maps, Tom Tom e Garmin, sempre più sono gli automobilisti e i corrieri che si affidano alla tecnologia. Per non parlare poi dei servizi d’emergenza, che hanno avuto non pochi grattacapi in queste strade. L’ultimo, come riportammo in un nostro servizio di un mese e mezzo fa, i Vigili del Fuoco che ebbero problemi a raggiungere una casa dove intervenire per un soccorso in via di San Vito. A ciò si aggiunge infatti una difficile comprensione della numerazione civica e una scarsa illuminazione pubblica, pericolosa tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti, come abbiamo denunciato in un reportage dello scorso novembre. Ci si aggiunga una segnaletica stradale che non fa percepire i reali rischi di queste stradelle e la frittata è fatta.
Due settimane fa abbiamo dato in tempo reale la notizia del furgone rimasto intrappolato in via di Monte Oliveto, davanti alla chiesina dei Santi Vito e Modesto. La strada è tuttora chiusa e chissà per quanto, perché, in seguito all’incidente, è franata la strada. Quello era solo uno dei tanti episodi che si sono succeduti nel tempo.
Finalmente, dopo anni d’immobilismo, la questione lamentata dai residenti delle colline del Quartiere 4 arriva sui banchi di Palazzo Vecchio e di Villa Vogel, con una mozione presentata dal centrodestra.
«Lo scorso 12 gennaio un furgone di trasporto alimenti si è incastrato in Via di Monte Oliveto, nel tratto fra via di San Vito (poco dopo la chiesa di San Vito e Modesto a Bellosguardo) dove la strada diviene stretta e forma una curva a gomito per poi proseguire in una ripida discesa – spiegano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale Alessandro Draghi e quello di Forza Italia Iacopo Cellai, insieme ai loro omologhi in Q4 Leonardo Masi e Davide Bisconti – Via di Monte Oliveto inizia dall’intersezione con via Pisana, proseguendo sulla collina superato l’incrocio con viale Aleardi; la strada cominciando a salire sulla collina, per poi dividersi in un dedalo di vie e diramazioni. I residenti segnalano da anni che molti guidatori non pratici della zona regolarmente si perdono: tassisti, vigili del fuoco, ambulanze, corrieri faticano a raggiungere precisamente le destinazioni».
«Via di San Vito invece, nel punto in cui inizia la discesa verso Soffiano è una strada stretta, scoscesa e sdrucciolevole, specialmente pericolosa nelle giornate di pioggia, e che necessita di manutenzione – continuano i consiglieri – La segnaletica verticale (i cartelli di divieto di transito ai veicoli più larghi di 180 cm) sia in via di San Vito che in Via di Monte Oliveto non si scorge facilmente, soprattutto al buio. Inoltre, a proposito di buio, è necessario intervenire sull’illuminazione pubblica: la notte regna sovrana in queste strade».
«Le mappe satellitari talvolta suggeriscono di passare da queste vie ai guidatori che attraversano la città di Firenze da Soffiano verso Porta Romana, benché la condizione delle strade non consenta il traffico pesante e di veicoli larghi – affermano i capigruppo – Esiste poi un problema con i toponimi dell’area: le varie diramazioni di via Monte Oliveto hanno un unica denominazione nella toponomastica urbana. Il largo all’intersezione fra via di Bellosguardo e via di San Vito, davanti al prato dello Strozzino non ha un nome, così come quello davanti a Villa Monte Oliveto. Potrebbero essere intitolati per agevolare la geolocalizzazione del luogo. Il tratto di Via Monte Oliveto fra la chiesa di San Vito e Modesto e il civico 102 è decisamente stretto e scosceso; così come è ancora più stretta e impervia la storica discesa a pietre di via di San Vito. Sarebbe opportuno valutare un divieto di transito con l’eccezione di mezzi di soccorso, residenti delle due vie e autorizzati».
«Abbiamo perciò presentato una mozione, per chiedere all’amministrazione comunale di potenziare l’illuminazione pubblica, di farsi carico di riqualificare la viabilità in quest’area collinare e migliorare la segnaletica verticale di via Monte Oliveto e di via di San Vito – Concludono Draghi, Cellai, Masi e Bisconti – Sollecitiamo inoltre la commissione toponomastica a fornire un’intitolazione utile alle diramazioni varie di via Monte Oliveto dopo il civico 50 e ai due larghi e a comunicare alle compagnie fornitrici di mappe satellitari di non suggerire il transito dei veicoli nelle strade in oggetto per itinerari e tappe di lunga percorrenza».