Importanti investimenti per Asl Santa Rosa, locali completamente ristrutturati e nuovi servizi entro il 2022.
I servizi resteranno attivi anche durante i lavori
Saranno investiti 24 milioni di euro sull’Asl di Santa Rosa e su San Giovanni di Dio in borgo Ognissanti, che diventeranno i due poli più importanti vicini al Centro e a servizio del nostro Quartiere. Una completa ristrutturazione degli spazi consentirà di implementare i servizi. Quindi non solo l’Asl fuori di Porta San Frediano non chiuderà, come qualche leggenda metropolitana asseriva, ma andrà anche ad aumentare i propri servizi
«Presidio sanitario di Santa Rosa, un risultato importante dovuto anche all’impegno del Consiglio di Quartiere 4 (grazie all’assessora Stefania Saccardi, a Sara Funaro, a Paolo Morello e a tutti i consiglieri, le forze politiche e sociali e i cittadini che si sono attivati costruttivamente in questi anni)» , ha affermato il presidente di Quartiere 4 Mirko Dormentoni su Facebook «Investimenti per 24 milioni per la sanità fiorentina sui presidi di Santa rosa e Borgognissanti. Un presidio Santa Rosa completamente rinnovato e ristrutturato, nella direzione di una maggior efficienza e di un utilizzo ottimale di spazi e risorse. Nella riorganizzazione è coinvolto anche il vecchio ospedale San Giovanni di Dio in Borgognissanti, dove andranno alcuni servizi, e dove si trasferirà anche l’assessorato al Diritto alla salute, Welfare e Sport, collocato attualmente in via Taddeo Alderotti (con una spesa da parte della Regione per l’affitto di 736.000 euro l’anno), e in parte nel palazzo della Regione a Novoli».
Il nuovo progetto è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa, dall’assessore al Diritto alla salute, Welfare e Sport Stefania Saccardi, assieme all’assessore a Welfare e Sanità del Comune di Firenze Sara Funaro e al direttore generale dell’Azienda sanitaria Toscana centro Paolo Morello Marchese. Presente anche il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.
Il progetto coinvolge sia il presidio di Santa Rosa che l’ex ospedale di San Giovanni di Dio in Borgognissanti, con lavori che prenderanno il via a breve e si concluderanno a metà del 2022, per un investimento complessivo di 24 milioni di euro.
“Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte rispetto alle voci che circolano da tempo – ha detto l’assessore Stefania Saccardi -. Abbiamo detto da almeno quattro anni che Santa Rosa non sarebbe stato venduto. Infatti: il distretto socio-sanitario non solo non sarà spostato, ma sarà implementato, con servizi destinati non solo al quartiere ma all’intera area. A breve cominceranno i lavori di manutenzione straordinaria, verrà tolto l’amianto e i pavimenti rifatti. Certo, ci saranno disagi, come sempre quando si fanno i lavori, ma non chiuderà mai nessun servizio. Contemporaneamente – chiarisce ancora Saccardi – recupereremo il vecchio ospedale San Giovanni di Dio in Borgognissanti, che stava cadendo a pezzi. Ospiterà servizi, studi medici, e ci trasferiremo tutto l’assessorato: troviamo immorale pagare 736.000 euro l’anno di affitto per l’immobile di via Alderotti, con tanti spazi vuoti a disposizione. Riapriremo l’ingresso monumentale del San Giovanni di Dio e restituiremo una facciata splendida alla città. Con un intervento complessivo di 24 milioni di euro, lasceremo al patrimonio pubblico due edifici importanti, uno dei quali di grande valore storico e artistico. Un’operazione importante di investimenti sanitari e di servizi, per la quale abbiamo lavorato costantemente con Comune, Quartiere 1 e Quartiere 4; l’Azienda sanitaria ha fatto un lavoro straordinario”.
“Grazie a Regione e Azienda sanitaria, che hanno tenuto un tavolo sempre aperto di confronto con Comune e Quartieri – ha dichiarato l’assessore Sara Funaro -, tenendo sempre fermi due capisaldi: l’immobile di Santa Rosa non si vende e si offrono servizi sempre più numerosi e qualificati ai cittadini. Ora abbiamo un quadro complessivo che dà risposte importanti. Questa è una grande operazione che va ad aggiungersi a tutti i servizi offerti finora ai cittadini: penso al Palagi, che si è via via riempito di tanti servizi. Questo che viene presentato stamani è uno sforzo davvero grosso che la Regione sta facendo”. “Santa Rosa e Borgognissanti diventeranno sempre di più dei riferimenti nel centro storico – ha spiegato Funaro – dal punto di vista sanitario, associativo, ma soprattutto in termini di servizi. Grazie ai presidenti di Quartiere che sono sempre stati molto attenti e collaborativi nella costruzione di questo percorso”.
“Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni -, con questo piano non solo si accolgono le richieste del territorio, ma si prevede un vero potenziamento dei servizi sanitari e del presidio sociale sul territorio. L’immobile di Santa Rosa resta , come ormai già affermato da tre anni, si riqualifica, vi si mantiene l’attuale presidio di base e in prospettiva si rafforza con un’ulteriore presenza di servizi e di uffici dell’Azienda sanitaria”. “In Borgo Ognissanti si recupera un edificio dallo straordinario valore storico architettonico e artistico – hanno spiegato Dormentoni e il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci – e si riempie di funzioni pubbliche e di servizi al territorio e dedicato all’associazionismo. In questo modo tra l’altro si sostiene il mantenimento della residenza nel centro storico e nei suoi dintorni, obiettivo che riteniamo fondamentale. Il tavolo di coordinamento tra assessorato regionale, Asl, Comune e Quartieri ha funzionato bene grazie all’aver messo al centro il bene delle nostre comunità locali”.
“È stato un lavoro intenso sia sul piano progettuale che di pianificazione dei servizi – ha spiegato il dg Paolo Morello Marchese -, che ha previsto una riorganizzazione complessiva che riguarda tutta la rete dei presidi dell’area fiorentina, con l’obiettivo di garantire ai cittadini, nel proprio ambiente di vita, la continuità assistenziale a vari livelli con una diffusione integrata e coordinata dei servizi socio sanitari su tutto il territorio che si rinforza rispetto ai presidi ospedalieri. Nell’ambito di questo contesto si colloca anche il presidio Santa Rosa, fortemente radicato nella realtà cittadina, che oltre ad erogare prestazioni adeguate alla popolazione residente svilupperà anche attività di riferimento per l’intera area metropolitana. Alla riorganizzazione dei presidi territoriali è anche collegata la valorizzazione di diversi immobili di nostra proprietà, come il San Giovanni di Dio, i quali, una volta ristrutturati e adeguati, torneranno pienamente funzionali ed il loro recupero ci consentirà di realizzare economie importanti, dismettendo i contratti di locazione di altre sedi”.
Tutti i servizi, i costi, e i numeri della nuova Asl di Santa Rosa